Nel pomeriggio di lunedì 31 maggio, l’assemblea degli azionisti della holding Atlantia ha approvato a larghissima maggioranza (1129 azionisti, pari all’86,86% del capitale sociale) la vendita dell’intera partecipazione in Autostrade per l’Italia a un consorzio costituito da Cassa Deposito e Prestiti (controllata dal ministero per lo Sviluppo Economico) e dai fondi d’investimento Blackstone Group International Partners e Macquarie European Infrastructure Fund. Ciò segna l’uscita della famiglia Benetton dalla gestione delle autostrade italiane, un processo iniziato con il crollo del ponte Morandi e proseguito con i problemi rilevati nella manutenzione di gallerie e viadotti, soprattutto in Abruzzo e Liguria. Atlantia mantiene la gestione di autostrade in Brasile, Cile, India e Polonia.
