Il più vasto e ambizioso programma di potenziamento della rete delle ferrovie federali tedesche sarà rivisto e aggiornato dopo le energiche prese di posizione degli operatori. DB, con una nota del 25 giugno 2025, ha dovuto prendere atto delle criticità del progetto. Fin da subito le modalità e la tempistica degli interventi già annunciati, avevano diviso nettamente i giudizi. Al centro del dibattito c’è la scelta avviata nel 2024 da DB con il programma conosciuto come “ristrutturazione completa” e che prevedeva la chiusura delle direttrici interessate dai lavori per diversi mesi in modo da concentrare tutti gli interventi in un’unica soluzione e restituire così una linea completamente rinnovata.
Le ferrovie portano come esempio significativo e positivo il progetto pilota avviato con la Francoforte-Mannheim, conosciuta anche come Riedbahn, una delle direttrici ferroviarie con il maggior carico di traffico e asse centrale del corridoio Reno-Alpi. I 78 chilometri che fanno parte dell’itinerario ferroviario principale che collega l’area centrale della Germania con il sud del Paese e con la Svizzera sono stati chiusi all’esercizio per cinque mesi consecutivi a partire dal 15 luglio 2024. Secondo le ferrovie tedesche questo progetto è stato un successo, per gli operatori, invece, un prezzo altissimo da pagare.
Nel frattempo, il gestore della rete tedesca DB InfraGo ha pianificato un analogo intervento per ammodernare e riqualificare radicalmente la linea principale di 278 chilometri tra Amburgo e Berlino con la chiusura per nove mesi a partire dal 1° agosto 2025. Questa scelta è stata contestata dall’associazione Die Güterbahnen che rappresenta un centinaio di aziende legate al trasporto merci su rotaia e da sempre impegnata nella visione di un’unica rete ferroviaria europea. Gli operatori sostengono che la strategia adottata da DB InfraGo con le chiusure prolungate sia estremamente dannosa, soprattutto per il traffico merci e che i percorsi alternativi proposti in occasione dei lavori sulla Francoforte-Mannheim si sono rivelati inadeguati.
Die Güterbahnen ha invitato il ministro dei Trasporti e rivedere la programmazione adottata dalle ferrovie così come promesso durante l’ultima campagna elettorale che ha portato alla formazione del nuovo Governo. Il rischio, secondo gli operatori, è quello di non affrontare tempestivamente la situazione e quindi di fatto avvallare le scelte di DB InfraGo con i progetti già pianificati fino alla fine del 2026. Die Güterbahnen accusa il Governo di basarsi passivamente e senza un’analisi critica sulle valutazioni del gestore della rete federale. Gli operatori, invece, vorrebbero essere coinvolti nelle scelte con un confronto tra le istituzioni e DB InfraGo in modo da trovare una soluzione meglio condivisibile e con minori impatti negativi sul trasporto ferroviario merci.
Dopo mesi di critiche per i ritardi e i disagi causati dallo stop totale, alla fine le ferrovie hanno accettato l’indicazione di rendere le chiusure meno severe, aggiungendo fino a cinque anni al programma di interventi da completare secondo le previsioni iniziali entro il 2030. Tuttavia, si prevede che i lavori già pianificati fino al 2026 procedano come previsto, in particolare la chiusura totale della linea principale di 278 km tra Berlino e Amburgo per nove mesi a partire dal 1° agosto 2025. Tradotto in pratica, questo significa che l’intero progetto conosciuto come “generalsanierung” che comprende il rinnovo di 42 corridoi ferroviari per una lunghezza complessiva di 4mila chilometri, si concluderà solo nel 2035.
Secondo quanto si apprende, i lavori sulla Lubecca-Amburgo verrebbero posticipati di un anno, dal 2027 al 2028, mentre il rifacimento della linea Francoforte-Heidelberg verrebbe rinviato dal 2027 al 2030. Solo quattro linee verrebbero rifatte nel 2028, anziché le nove inizialmente previste. L'ultima linea a essere completamente rinnovata sarebbe la Flensburg-Amburgo, per la quale si dovrà attendere fino al 2035.
Piermario Curti Sacchi