La saga della concessione dell’autostrada A22 del Brennero, scaduta il 30 aprile 2014, non pare aver fine. Il 2025 avrebbe dovuto essere finalmente l’anno del rinnovo, ma il ministero dei Trasporti ha sospeso la procedura di gara per assegnare la gestione dell’infrastruttura per i prossimi cinquant’anni. La sospensione resterà in vigore fino al 30 novembre 2025, in attesa della pronuncia definitiva della Corte di Giustizia Europea sulla controversia in corso sulla gara.
Al centro della vertenza c’è la prelazione prevista nel bando a favore di Autostrada del Brennero Spa, l'attuale concessionario. Questa clausola consentirebbe alla società, qualora non risultasse vincitrice della gara, di esercitare il diritto di prelazione entro quindici giorni dalla comunicazione dell'aggiudicazione, divenendo così aggiudicataria alle medesime condizioni offerte dal vincitore. Tuttavia, la Commissione Europea ha espresso forti dubbi sulla compatibilità di tale meccanismo con le norme comunitarie.
Il 22 maggio 2025, la Direzione Generale Imprese e Industria della Commissione europea manifestò già "forti dubbi circa la compatibilità" del diritto di prelazione con i principi di concorrenza, mettendo in evidenza come la selezione del promotore non offrirebbe "alcuna garanzia procedimentale di trasparenza, alcun presidio dell'osservanza dei principi di non discriminazione e parità di trattamento né alcuna reale apertura a una concorrenza effettiva". La Commissione ha inoltre precisato che "la procedura di affidamento della concessione tramite finanza di progetto, che prevede un diritto di prelazione per il concessionario uscente, solleva serie preoccupazioni in merito alla sua compatibilità con il diritto dell'UE".
Oltre ai dubbi espressi dalla Commissione Europea, la procedura ha incontrato anche resistenze a livello nazionale. Nel febbraio 2025, Autostrade per l'Italia e l'associazione dei consumatori Adusbef hanno presentato due ricorsi al Tar del Lazio. Anche l'Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori in una lettera inviata al ministro dei Trasporti ha espresso "forte preoccupazione" circa alcune previsioni del bando che "appaiono estranee al sistema regolatorio introdotto da Art (Autorità Regolazione dei Trasporti, ndr) nel 2019".
La questione è finita alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che dovrà pronunciarsi definitivamente sulla compatibilità del diritto di prelazione con i principi europei di concorrenza, nel procedimento identificato con il numero C-810/24. Il pronunciamento riguarderà in modo specifico la compatibilità tra il diritto di prelazione italiano e i principi europei di libertà di stabilimento, libera prestazione di servizi, proporzionalità e buona amministrazione.
Il bando per la nuova concessione venne pubblicato il 31 dicembre 2024 e prevedeva la scadenza per la presentazione delle manifestazioni d'interesse al 28 febbraio 2025. Tale scadenza è stata prorogata prima al 31 marzo 2025, poi al 31 maggio 2025 e infine al 30 giugno 2025. Le motivazioni dei precedenti rinvii furono di natura tecnica, legate alla necessità di chiarimenti sui requisiti di partecipazione e ai tempi per l'approvazione dei bilanci 2024 da parte delle società interessate.
La concessione dell'Autostrada A22 è scaduta il 30 aprile 2014 e da allora è stata oggetto di continue proroghe temporanee. La storia recente di questa infrastruttura strategica iniziò nel 2010, con un primo bando di gara per la sua gestione dell'autostrada. Tra il 2010 e il 2014, Autostrada del Brennero Spa, sostenuta dalla Regione Trentino-Alto Adige e dalle Province di Trento e Bolzano, presentò vari ricorsi contro il bando, tutti respinti dal Tribunale Amministrativo di Roma.
Tuttavia, il 13 marzo 2014 il Consiglio di Stato ribaltò la precedente sentenza del Tar e accolse i ricorsi, annullando la gara. Da quel momento, la concessione è stata oggetto di proroghe temporanee che si sono susseguite per oltre un decennio. Nel novembre 2021, il Governo Draghi approvò una norma che prevedeva la possibilità di utilizzare la finanza di progetto per il rinnovo delle concessioni autostradali, aprendo la strada alla procedura attuale.