In una settimana, i noli spot medi del trasporto di container tra Cina e Stati Uniti sono aumentati a doppia cifra, con il picco del 19% nella rotta tra Shanghai e New York, passando da 3.646 a 4.350 dollari per feu, secondo i dati del World container Index diffuso il 15 maggio da Drewry. Solo di poco minore è l’aumento percentuale della tariffa da Shanghai a Los Angeles: +16%, portando la tariffa per container da 40 piedi da 2.713 a 3.136 dollari. Resta invece stabile, con un aumento di soli tre dollari, il nolo da Los Angeles a Shanghai (709 dollari per feu). Questo balzo è avvenuto appena dopo l’annuncio della parziale ritirata di Trump sui dazi sulle importazioni cinesi e della tregua di novanta giorni. Può quindi essere un altro segnale della corsa che gli importatori stanno facendo ad accaparrarsi merci cinesi in questa finestra temporale.
Il fatto che siano i dazi a spingere verso l’alto i noli container tra Cina e Usa lo conferma anche l’andamento settimanale delle tariffe da e per l’Europa, che sono stabili sia sul versante cinese che su quello statunitense. Da Shanghai a Genova e a Rotterdam il nolo spot medio è addirittura sceso, in entrambi i casi dell'uno percento, toccando 2.742 dollari per feu verso il porto ligure e 2.035 per quello olandese. In direzione inversa da quest’ultimo a Shanghai il nolo è rimasto identico alla settimana precedente: 457 dollari.
Piccole oscillazioni appaiono anche nei traffici transatlantici, dove la tariffa per spedire un container da Rotterdam a New York è diminuita dell'uno percento a 1.961 dollari per feu, mentre quella in direzione inversa è cresciuta della stessa percentuale, a 824 dollari. Drewry ritiene che l’aumento dei noli tra Cina e Stati Uniti proseguirà anche nelle prossime settimane, a causa di carenza di capacità causata dell’aumento della domanda di trasporto.