Il 15 aprile 2025 la procura di Bologna ha comunicato di stare indagando su dodici persone per il grave incidente sul lavoro avvenuto il 23 ottobre 2024 alla Toyota Material Handling di Borgo Panigale (Bologna), in cui persero la vita due operai e altri undici furono feriti. Tra gli indagati ci sono anche gli ultimi tre amministratori delegati. Secondo i pubblici ministeri Francesca Rago e Morena Plazzi l’esplosione che ha distrutto la centrale termico-frigorifera della fabbrica – che era collegata al serbatoio dal quale sarebbe stato originato lo scoppio - potrebbe essere stata causata da gravi omissioni nella progettazione, installazione o manutenzione dell’impianto stesso. Le ipotesi di reato sono di omicidio colposo, lesioni colpose e disastro colposo.
Il prossimo passo dell’inchiesta avverrà il 5 maggio 2025, quando saranno incaricati gli esperti per la consulenza tecnica irripetibile. Gli esperti dovranno ricostruire nei minimi dettagli caratteristiche, dimensioni e dinamica dell’incidente. Sarà un lavoro complesso, reso possibile anche grazie al rilievo tridimensionale dei componenti del serbatoio e dell’impianto, effettuato dal Nucleo Investigativo Antincendi dei Vigili del Fuoco. Bisognerà ricomporre l’impianto esploso, analizzare i documenti progettuali e verificare la corretta esecuzione e gestione della manutenzione nel corso del tempo. Inoltre, gli esperti dovranno accertare l’adeguatezza delle misure di prevenzione adottate, la presenza o meno di dispositivi di emergenza e la valutazione complessiva del rischio per i lavoratori.
Nei cinque mesi successivi all’incidente, gli inquirenti hanno ascoltato decine di testimoni e consultato numerosi documenti. Intanto, dopo alcune settimane di fermo l’impianto ha ripreso l’attività. Dopo l'iscrizione dei sui dirigenti al registro degli indagati, Toyota Material Handling ha ribadito “la massima collaborazione e la piena fiducia nel lavoro della magistratura”.