Dopo le ispezioni scolte all'inizio di ottobre 2018 dal ministero dei Trasporti su 87 viadotti delle autostrade A24 e A25, l'Ufficio Ispettivo di Roma del ministero ha stilato una relazione, inviata per conoscenza alle Prefetture dell'Aquila, Teramo, Pescara e Chieti. Secondo quanto riportano le agenzie di stampa, il testo afferma che su alcuni ponti "il decadimento manutentivo riscontrato, associato all'incremento dei carichi di esercizio rispetto all'epoca di costruzione, è tale da non poter dimostrare il raggiungimento di adeguato standard di sicurezza con il regolare transito della circolazione". La relazione aggiunge che "in particolare le verifiche di sicurezza strutturali eseguite, sia sulle pile che sui viadotti, hanno restituito risultati molto esigui in termini di coefficiente di sicurezza".
Sulla base di queste conclusioni, l'Ufficio Ispettivo raccomanda di svolgere prove di carico su scala reale, almeno su uno dei viadotti ispezionati, e di verificare le deformazioni degli impalcati sotto l'azione dei carichi d'esercizio. Queste sono attività che deve svolgere la società concessionaria delle due autostrade, la Strade dei Parchi, che dovrà anche condividere con gli enti territoriali competenti un piano di gestione delle emergenze se si supereranno le soglie di allerta. Ma l'Ufficio chiede alla società autostradale anche di porre attenzione al traffico di veicoli pesanti, eventualmente per regolamentarlo, perché questi automezzi "come dimostrato nelle verifiche di sicurezza, inducono sollecitazioni critiche specialmente agli impalcati e alle solette". l'Ufficio affronta anche la questione di quattordici gallerie che devono essere adeguate entro il 30 aprile 2019. Se ciò non avverrà, come probabile, bisognerà approvare una provvedimento legislativo per mantenere in esercizio le gallerie stesse, altrimenti dovranno essere chiuse al traffico.
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