Il 13 luglio 2025 la società terminalistica dubaita DP World ha firmato un accordo trentennale con la General Authority for Land and Sea Ports della Siria per lo sviluppo e la gestione del porto di Tartus. L’intesa, firmata nella capitale siriana alla presenza del presidente Ahmed Al-Sharaa, prevede un investimento complessivo di 800 milioni di dollari finalizzato all’ammodernamento dell’infrastruttura e al rilancio del porto come nodo chiave nei traffici tra Europa meridionale, Medio Oriente e Nord Africa.
Tartus, situato lungo la costa mediterranea siriana, è il secondo porto del Paese per importanza e rappresenta un punto di accesso strategico alle rotte commerciali che attraversano il Bosforo e il Canale di Suez. Dopo anni di sottoutilizzo e scarsità di investimenti dovuti al conflitto interno, lo scalo si prepara a un cambiamento radicale che potrebbe incidere in modo rilevante sul quadro geopolitico e logistico dell’intera regione.
L’accordo segue il modello di concessione "costruisci–gestisci–trasferisci" (Build-Operate-Transfer), e prevede che DP World mantenga la piena proprietà dell’investimento per l’intera durata della concessione. I lavori comprenderanno la costruzione di nuove infrastrutture, l’introduzione di tecnologie avanzate per la movimentazione delle merci e l’implementazione di sistemi digitali per la gestione efficiente dei terminal container e general cargo.
Oltre al rinnovamento delle infrastrutture portuali, DP World ha annunciato l’intenzione di esplorare ulteriori progetti collaterali sul territorio siriano, tra cui la creazione di zone franche, hub logistici nell’entroterra e corridoi di transito. Iniziative che puntano non solo a incrementare il volume dei traffici, ma anche a favorire la diversificazione economica e a facilitare il commercio in una fase cruciale della ricostruzione nazionale.
“Questo accordo riflette il nostro impegno di lungo periodo per facilitare il commercio globale e rafforzare la resilienza delle catene di approvvigionamento”, ha dichiarato Sultan Ahmed bin Sulayem, presidente e amministratore delegato del Gruppo DP World. “Tartus ha il potenziale per diventare una porta commerciale vitale e siamo pronti a contribuire alla connettività regionale e alla crescita economica. Crediamo nel potere del commercio come motore di stabilità e prosperità per la Siria e per l’intera area”.
Sulla stessa linea si è espresso Qutaiba Ahmed Badawi, presidente dell’ente portuale siriano: “Questo accordo rappresenta un passo decisivo per il porto di Tartus e per l’intero settore marittimo nazionale. Collaborare con DP World ci consentirà di modernizzare le nostre infrastrutture commerciali, ricostruire le rotte strategiche e rilanciare l’economia, offrendo nuove opportunità ai cittadini siriani. Condividiamo l’obiettivo di trasformare Tartus in un gateway strategico verso i mercati regionali e internazionali”.
L’ingresso di DP World nel porto siriano potrà cambiare equilibri e flussi del trasporto marittimo di merci nel Mediterraneo orientale, un’area che sta vivendo una fase di concentrazione nei porti container, con scali come Piero, in Grecia, e Ambarli, in Turchia, che stanno aumentando la quota di mercato. L'indice Herfindahl-Hirschman per la regione ha raggiunto valori superiori a 0,1 nel 2013-2014, confermando la tendenza verso la concentrazione.
Prima della guerra civile siriana, nel 2009, il porto di Tartus raggiunse una movimentazione di 685.299 teu, poi crollata sia per il conflitto, sia per le conseguenti sanzioni internazionali, per attestarsi nel 2020 a 243.348 teu. Lo sviluppo previsto da DP World dovrebbe portare la movimentazione sopra il suo picco, visto che le sanzioni occidentali sono state rimosse e che il potenziamento del termina container consentirà l’approdo di navi più grandi.
Oltre alla competizione internazionale – come quella del Pireo nel Mediterraneo orientale e di TangerMed in quello occidentale – Tartus dovrà affrontare anche la concorrenza interna del porto di Lakatia, che ha recentemente firmato un accordo da 260 milioni di dollari con Cma Cgm per lo sviluppo del terminal container.
































































