La trasformazione del porto di Livorno attraverso il progetto Darsena Europa entra in una nuova fase, spinta da un impegno finanziario in crescita e da una strategia che unisce infrastrutture, sostenibilità ambientale e attrattività industriale. Con l’ultimo aggiornamento illustrato alla fine di luglio 2025 dal commissario straordinario Luciano Gariglio, l’investimento pubblico complessivo sale a 555 milioni di euro, superando di cento milioni le previsioni iniziali. Una revisione al rialzo che riflette la complessità dell’opera, condizionata da modifiche progettuali, nuove prescrizioni ambientali emerse durante la Valutazione di Impatto Ambientale e da un aggiornamento generale dei costi alla luce dell’inflazione e dell’adeguamento dei prezzi.
Dei 555 milioni totali, 450 risultano già coperti. In particolare, la Regione Toscana contribuisce con 200 milioni, cifra che Gariglio ha definito “un impegno straordinario, non scontato per una Regione”, sottolineando il forte sostegno politico locale. Altri 50 milioni derivano da mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, mentre la Banca Europea per gli Investimenti ha garantito una linea di credito fino a 90 milioni. Restano da trovare ulteriori risorse, sia a livello nazionale che comunitario, per completare interventi considerati essenziali per l’operatività del terminal container e per l’integrazione del porto nei corridoi logistici europei.
Tra le opere prioritarie ancora in fase di copertura figurano il consolidamento della seconda vasca di colmata e le connessioni ferroviarie di ultimo miglio. La prima è indispensabile per il pieno funzionamento del terminal container, mentre le seconde sono ritenute fondamentali per assicurare l’interoperabilità modale del porto, riducendo la dipendenza dal trasporto su gomma e favorendo una logistica più efficiente e sostenibile.
Una spinta ulteriore alla competitività dell’area portuale arriverà dalla Zona Logistica Semplificata, il cui comitato di indirizzo sarà operativo dal 23 luglio. “Sarà il braccio operativo della politica industriale sul territorio e renderà il porto di Livorno ancora più attrattivo per investimenti e traffici”, ha spiegato Gariglio. La Zls si configura quindi come uno strumento per accelerare insediamenti produttivi e iniziative logistiche, grazie a procedure amministrative semplificati e incentivi dedicati.
Sul fronte della viabilità, il commissario ha infine rilanciato la necessità di realizzare un nuovo ponte sullo scolmatore, opera non direttamente legata alla Darsena Europa ma ritenuta cruciale per risolvere l’attuale conflitto tra traffico commerciale e attività della cantieristica pisana. Quest’ultima, infatti, soffre di una limitata accessibilità, che ne compromette lo sviluppo e la piena valorizzazione industriale.




























































