Amazon intende ridurre del quattro percento la forza lavoro. Si tratta in concreto di un taglio di 14mila posti, confermato dopo alcune indiscrezioni il 28 ottobre 2025 dalla vice-presidente senior Beth Galetti e sarebbero già partite alcune email di licenziamento. La multinazionale impiega complessivamente circa 1,54 milioni di persone a livello globale, inclusi i lavoratori dei magazzini e della logistica, rendendo l'azienda il secondo datore di lavoro privato negli Stati Uniti. Questi tagli rappresentano quindi una percentuale minima della forza lavoro totale, ma costituiscono la più grande riduzione di personale impiegatizio da quando nel periodo 2022-2023 furono eliminati circa 27mila posti di lavoro.
Fonti di stampa statunitensi affermano che i tagli riguardano diverse divisioni. In particolare, sarebbe colpita quella delle risorse umane (People eXperience and Technology), che subirebbe una riduzione del 15% del personale, pari a circa 1.500 unità du un totale di 10mila. Questa divisione, guidata dalla stessa vice-presidente senior Beth Galetti, comprende squadre di reclutamento, tecnologia sulle risorse umane e ruoli tradizionali dell’attività.
Anche Amazon Web Services, la divisione cloud computing dell'azienda, ha subito tagli significativi già a luglio 2025, quando centinaia di dipendenti nei settori marketing, analytics, training e intelligenza artificiale vennero licenziati. Altre divisioni interessate includono Operations, Devices and Services (che gestisce prodotti come Echo, Alexa e Ring) e vari ruoli all'interno dell'organizzazione retail. Le fonti precisano che i licenziamenti interessano principalmente dipendenti negli Stati Uniti, Regno Unito e Canada, con notifiche inviate attraverso comunicazioni email che iniziano con frasi come "Your position has been eliminated" (la tua posizoone è stata eliminata).
Amazon ha predisposto misure di supporto per i dipendenti colpiti dai licenziamenti, come spiegano il comunicato di Beth Galetti e bozze di alcune email lette dalla stampa statunitense. La maggior parte dei dipendenti dovrebbe avere novanta giorni per cercare una nuova posizione interna all'azienda e i reclutatori daranno priorità ai candidati interni per aiutare quante più persone possibile a trovare nuovi ruoli all'interno della società. A chi non riesce (o non vuole) a ricollocarsi nella multinazionale, l'azienda offrirà un pacchetto di supporto alla transizione che include indennità di licenziamento, servizi di outplacement, benefici assicurativi sanitari e altro.
L’elemento più importante nella strategia di riduzione del personale è l'intelligenza artificiale generativa. In un memorandum interno pubblicato a giugno 2025, il Ceo Andy Jassy ha spiegato che questa tecnologia trasformerà radicalmente il modo di lavorare e la composizione della forza lavoro aziendale. Secondo il dirigente, la società avrà bisogno di meno persone che svolgono alcuni dei lavori che vengono svolti oggi e più persone che svolgono altri tipi di lavori.
Amazon ha in sviluppo o già implementati oltre mille servizi e applicazioni basati sull’intelligenza artificiale generativa, ma Jassy ha sottolineato che questa cifra rappresenta solo "una piccola frazione" di ciò che l'azienda intende costruire. Oggi è usata in diverse applicazioni, come ottimizzazione degli inventari, automazione del servizio clienti, eliminazione di attività di routine, sviluppo di codice informatico, analisi e ricerca.
Questo per quanto riguarda il lavoro d’ufficio. Per i magazzini, Amazon sta aumentando le applicazioni nell’automazione. Nei giorni scorsi il New York Times ha scritto di avere visto documenti interni della società in cui si valuta la riduzione di ben 600mila posti nei soli Stati Uniti entro il 2033, a fronte di un raddoppio delle vendite. Ciò avverrebbe automatizzando il 75% delle operazioni, elemento che ridurrebbe di 30 centesimi il costo di ogni articolo che Amazon stocca e spedisce. La portavoce si Amazon, Kelly Nantel, ha poi dichiarato che i documenti trapelati "dipingono un quadro incompleto e fuorviante dei nostri piani" e non rappresentano la strategia complessiva di assunzione dell'azienda.
Amazon non è l’unico colosso statunitense ad avere annunciato una forte riduzione del personale. Microsoft ha già eliminato circa 15mila posizioni, Intel ha annunciato la riduzione più massiccia con 21mila0-25mila0 licenziamenti (15-24% della forza lavoro), Meta ha tagliato circa 3.600 ruoli (5% del personale), inclusi 600 posti nella divisione dell’intelligenza artificiale e Google ha implementato diverse fasi di tagli più piccoli, eliminando centinaia di posizioni tra cloud, design e altre divisioni.



































































