L’agenzia Naspa (Nato Support and Procurement Agency) ha affidato a Iveco Defence Vehicles un contratto triennale per lo sviluppo concettuale e la sperimentazione operativa di sistemi robotici e autonomi, che mette al centro l’integrazione tra veicoli terrestri senza equipaggio (Ugv) e sistemi aerei autonomi (Uas), connessi attraverso un sistema di comando e controllo interoperabile e distribuito.
Gli impieghi sperimentali, condotti con il coinvolgimento diretto di forze armate nazionali e alleate - in particolare l’Esercito Italiano e altre formazioni della Nato - riguarderanno operazioni come il rifornimento logistico, l’evacuazione sanitaria avanzata, la ricognizione delle linee di comunicazione e le missioni Istar (sorveglianza, acquisizione obiettivi e ricognizione).
Alla guida dell’iniziativa, Idv coordina un consorzio di aziende tecnologiche europee con competenze complementari: Lem, Siralab e Rebel Alliance, tutte specializzate in soluzioni innovative per la robotica applicata in contesti operativi. Tra le tecnologie chiave già in fase di test figurano Viking, veicolo terrestre autonomo di nuova generazione, e il Light Multirole Vehicle (Lmv OU), piattaforma versatile impiegabile in modalità manuale, telecomandata o completamente autonoma, adattabile a missioni differenti grazie a una gamma di piattaforme intercambiabili.
Iveco spiega che il centro del progetto è lo sviluppo di un’architettura interoperabile e distribuita di comando e controllo, capace di coordinare simultaneamente più sistemi autonomi in ambienti operativi dinamici. L’obiettivo è generare un vantaggio tattico misurabile: maggiore efficacia delle missioni, riduzione dei rischi per il personale, ottimizzazione delle risorse e aggiornamento delle dottrine operative.
Questo incarico è un elemento a favore della vendita d’Idv, per la quale Iveco sta trattando con diversi candidati. Quattro pretendenti hanno depositato offerte vincolanti fra 1,5 e 1,9 miliardi di euro; la cordata Leonardo–Rheinmetall, pur proponendo il prezzo più basso, rimane la favorita grazie al sostegno del Governo italiano e alla possibile attivazione del golden power. La chiusura dell’operazione è attesa entro fine 2025, in parallelo ai colloqui che secondo la Reuters sarebbero in corso tra Exor e Tata per la vendita del resto d’Iveco (Idv esclusa).



























































