Dal 17 agosto 2025 l’autostrada slovena H4 è chiusa al traffico dei veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate tra Razdrto e Vipava. Questo tratto – lungo circa una decina chilometri - è situato nella valle del Vipacco e collega l’innesto con l’autostrada A1 presso Razdrto (ai piedi del Monte Nanos) verso nord-ovest in direzione di Vipava, proseguendo poi verso Ajdovščina, Šempeter pri Gorici/Vrtojba e il confine con l’Italia (Gorizia). È quindi il segmento orientale della H4, tra l’A1 (Lubiana–Capodistria) e la cittadina di Vipava. I lavori comprendono la ricostruzione del viadotto Rebernice, considerata urgente a causa dell'instabilità geologica dell'area, l'installazione di nuove protezioni antivento per ridurre le giornate di chiusura dovute alla bora da 20-25 giorni annuali alla metà e la completa riqualificazione del manto stradale.
La chiusura si articola in due fasi: la prima - tra agosto e novembre 2025 - durerà cento giorni e durante questo periodo,la carreggiata in direzione Italia (verso Gorizia) è completamente chiusa al traffico dei veicoli industriali superiori alle 3,5 tonnellate, mentre la seconda fase è programmata per la fine di luglio 2026, con una durata prevista di 120 giorni. In totale, saranno oltre sette mesi di interruzione dell'arteria che collega la Slovenia all'interporto di Gorizia.
La prima chiusura comporta divieti per tutti i mezzi pesanti superiori alle 3,5 tonnellate in transito verso il valico di Vrtojba/Sant'Andrea a Gorizia. I camion sono deviati sull'autostrada slovena A1 e devono proseguire verso il valico di Sežana/Fernetti in provincia di Trieste. Il traffico locale sloveno, compresi i mezzi pesanti con destinazioni nell'area, può utilizzare la strada regionale attraverso la Valle del Vipacco. Tuttavia, questa alternativa ha una capacità limitata di 200-500 automezzi giornalieri, insufficiente per assorbire il traffico internazionale.
Le Autorità italiane hanno chiesto a quelle slovene di usare le strade secondarie del Paese per il traffico pesante, ma hanno ricevuto una risposta negativa perché gli sloveni ritengono che tali strade sono inadeguate per sostenere un flusso di 3-400 veicoli industriali al giorno. La società autostradale Dars e il ministero dei Trasporti sloveno hanno quindi deviato tutto il traffico pesante verso Fernetti. La Polizia slovena ha intensificato i controlli sulle strade regionali, specialmente nelle prime settimane, per garantire il rispetto dei divieti.
Le Autorità hanno stimato che il valico di Fernetti dovrà gestire fino a 4.000 mezzi pesanti aggiuntivi al giorno nei momenti di punta. Il traffico si concentra poi sul raccordo autostradale triestino, mettendo sotto pressione la barriera del Lisert, che dispone di sole quattro porte d'ingresso all'A4. I dati relativi al primo giorno di chiusura documentano l'immediato impatto critico: code di 5-6 chilometri al Lisert e un incremento del 42% nei transiti di mezzi pesanti, passando da 3.600 a oltre 5.100 veicoli giornalieri. Le code nei giorni di punta si prolungano per l'intera corsia destra dal confine fino all'ingresso dell'A4, causando rallentamenti significativi soprattutto nei giorni di martedì e domenica. Inoltre, i controlli di frontiera, riattivati dopo la temporanea sospensione degli accordi di Schengen, aggravano ulteriormente i tempi di attraversamento.
Questa situazione genera costi aggiuntivi per le imprese di autotrasporto internazionale a causa di tempi di percorrenza più lunghi per le deviazioni obbligatorie, maggiore consumo di carburante per i percorsi alternativi più estesi, ritardi nelle consegne che compromettono la competitività e possibili multe per violazione dei divieti di transito. Gli autotrasportatori devono quindi riorganizzare completamente le rotte logistiche per un periodo di sette mesi complessivi.
Per questo periodo, la Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato un piano straordinario da 500mila euro per sostenere l'interporto Sdag di Gorizia. Le misure previste comprendono parcheggi gratuiti per tutti i veicoli industriali nell'interporto per l'intera durata dei lavori, riduzione dei pedaggi autostradali sulla tratta A4 Lisert-Villesse per incentivare il transito verso Gorizia, apertura gratuita dei piazzali di sosta attrezzati per agevolare le operazioni doganali, ampliamento a due corsie dell'accesso al valico di Fernetti, potenziamento del personale doganale per velocizzare i controlli alle frontiere.
Le Autorità italiane e slovene hanno istituito un tavolo tecnico permanente per tenere sotto controllo la situazione e implementare eventuali misure correttive. L'ambasciatore italiano a Lubiana, Vincenzo Celeste, ha partecipato attivamente alle negoziazioni per trovare soluzioni condivise. È stato proposto un sistema di contingentamento del traffico pesante sul versante sloveno, prima della frontiera di Fernetti, per prevenire code eccessive sulla rete italiana. Tuttavia, l'implementazione di tale sistema richiede un coordinamento tecnico complesso.




























































