Al termine delle trattative per il rinnovo del contratto di secondo livello per i lavoratori delle società Gavio & Torti e Truck Rail Container del Gruppo Gavio, i sindacati confederali si sono divisi: Filt Cgil e Fit Cisl hanno firmato l’ipotesi di accordo, mentre Uiltrasporti no. Nelle settimane precedenti le trattative erano giunte a uno stallo, perché il Gruppo chiedeva di congelare il contratto aziendale – rinnovato nel 2022 - in attesa del rinnovo di quello nazionale. La Filt Cgil ha invece chiesto miglioramenti immediati delle condizioni economiche e normative ed è stato indetto lo stato di agitazione. La situazione si è sbloccata con la firma delle due sigle e l’intesa dovrà essere approvata dai lavoratori il 13 dicembre 2025.
Il 10 dicembre 2025, la Uiltrasporti ha diffuso un comunicato dove spiega perché non ha firmato. Lo fa dopo avere riconosciuto lo sforzo delle due aziende per migliorare le condizioni dell’accordo del 2022, con un primo aumento delle quote di straordinario giornaliero previste sulla fasce d’impegno degli autisti. Però l’attuale ipotesi di accordo non garantisce “un pieno riconoscimento economico, contributivo e professionale al personale viaggiante, creando anche dumping tra lavoratori e aziende, non valorizzando i camionisti e il settore, continuando a non rendere attrattiva la professione”.
Le richieste della Uiltrasporti riguardano l’aumento “importante” delle trasferte giornaliere e notturne e degli straordinari, l’inserimento di alcune indennità accessorie adeguate, il riconoscimento del lavoro in alcune attività complesse (come merci pericolose e refrigerate, ribaltabili e tank cisterne), l’allineamento agli standard di settore per equità economica e contributiva tra lavoratori e di costo tra imprese dello stesso settore, con una reale tutela futura.
La nota termina affermando che “pur apprezzando i passi avanti, la proposta finale rimaneva insufficiente per le lavoratrici e i lavoratori di tutto il settore ove operano le due società. Sottoscriverla avrebbe rischiato di compromettere le future trattative di rinnovo degli accordi nelle altre aziende e non avrebbe valorizzato pienamente chi ogni giorno sostiene l’economia del Paese”. La sigla precisa che questo accordo non comprometterà le trattative di rinnovo di quello nazionale, che avverranno nel 2026.
























































