La revisione, con numerose disdette, dei contratti tra Brt e i suoi fornitori dell’autotrasporto ha aperto due tavoli di trattativa con Assotir, che ha proclamato un fermo dal 29 aprile al 3 maggio, e con Fedit, che fa parte di Unatras. Con un paradosso.

Assotir ha proclamato il 15 aprile 2024 lo stato di agitazione degli autotrasportatori che servono la Brt e un fermo dei servizi dal 29 aprile al 3 maggio. La causa è l’interruzione del contratto con un centinaio di vettori.

Il Tribunale di Milano ha decretato la revoca dell’amministrazione giudiziaria per il corriere Brt, che era iniziata a marzo 2023. Nel frattempo la società ha cambiato l’intero assetto organizzativo e ha assunto seicento lavoratori.

Brt ha avviato le attività nella nuova filiale di Cessalto, in provincia di Treviso, che ha un magazzino di 4.500 metri quadrati e serve i territori di Treviso, Belluno, Venezia e l’Outlet di San Donà di Piave.

Il corriere BRT avvia in tre città italiane il servizio Fresh, dedicato alla distribuzione ai consumatori finali di prodotti alimentari freschi. In alcuni casi, la consegna avviene il giorno stesso dell’ordine.