Con un investimento di 3,85 milioni di dollari, la statunitense Hyroad Energy ha acquisito all’asta gli assetti relativi ai veicoli industriali elettrici a idrogeno della fallita Nikola, valutati oltre 150 milioni di dollari, garantendosi un accesso immediato a una flotta operativa e a infrastrutture strategiche per il trasporto a zero emissioni. L’operazione segna la definitiva uscita di scena di Nikola, società che nel 2020 aveva toccato una valutazione di 30 miliardi di dollari e superato in borsa Ford Motor, ma che in febbraio 2025 si è trovata a depositare istanza di Chapter 11 con appena 47 milioni di liquidità e passività fino a 10 miliardi di dollari. La parabola discendente, aggravata dagli scandali legati al fondatore Trevor Milton, si è chiusa in agosto con la vendita all’asta degli assetti, approvata dal giudice statunitense Thomas Horan.
L’asta, organizzata da Gordon Brothers e Nations Capital, ha messo sul mercato un patrimonio complesso: 113 camion a idrogeno Nikola Tre Fcev (103 operativi e 10 dimostrativi), materie prime per oltre 55 milioni di dollari, software e proprietà intellettuale, attrezzature per il rifornimento Hyla e strutture per la sperimentazione. A fronte di un valore stimato in oltre 150 milioni di dollari, Hyroad ha pagato una cifra simbolica, ottenendo uno sconto del 92%. Il tentativo di Trevor Milton di rientrare in gioco, tramite la sua società Isso, è stato respinto dal Tribunale, che ha bollato la sua offerta — superiore di 400mila dollari a quella di Hyroad — come un mero “colpo pubblicitario”.
Fondata nel 2022 da Dmitry Serov, con un passato da dirigente in Vitol e nel private equity, Hyroad Energy ha costruito un team che include diversi ex manager di Nikola, come David Strcic e Brett Cook, e che oggi punta su un modello innovativo di “truck-as-a-service” (camion come servizio). Questo approccio prevede che i clienti paghino un corrispettivo per ogni chilometro percorso, senza affrontare l’investimento iniziale che per un camion a idrogeno può superare i 750mila dollari.
L’offerta integra veicoli, infrastruttura di rifornimento, manutenzione e gestione dei rischi operativi. La flotta Nikola Tre Fcev acquisita da Hyroad è dotata di caratteristiche tecniche avanzate: autonomia fino a 800 chilometri, rifornimento in meno di 20 minuti, potenza continua di 400 kW e capacità di carico utile fino a 21 tonnellate. Oltre ai veicoli, Hyroad ha ottenuto un pacchetto tecnologico che consente di disporre subito di un ecosistema operativo completo.
La strategia di Hyroad guarda soprattutto alla California, dove la norma Advanced Clean Trucks impone che entro il 2035 il 75% dei camion pesanti venduti sia a zero emissioni. Lo Stato, che genera il 40% delle emissioni da trasporto merci degli Stati Uniti, è un terreno fertile per la diffusione di soluzioni a idrogeno. Gli incentivi pubblici rafforzano questo scenario: ai 50 milioni del Clean Truck Fund si aggiungono i finanziamenti federali EnergIize e il programma Thive del Texas, dove Hyroad intende sviluppare un corridoio logistico a idrogeno tra Houston, Dallas e San Antonio. In questo contesto, il Clean Truck Fund del Porto di Los Angeles copre fino al 90% dei costi di un mezzo a celle a combustibile.
Un elemento strategico dell’acquisizione è l’impegno a garantire assistenza e parti di ricambio ai clienti Nikola già in possesso dei veicoli, evitando che la fine della start-up comprometta la fiducia nel mercato dei camion a idrogeno. Hyroad istituirà centri dedicati alla manutenzione e alla fornitura di componentistica, consolidando così il proprio ruolo di partner affidabile. Guardando avanti, Hyroad prevede di estendere il modello anche ad autobus municipali e altri veicoli commerciali, mentre sul fronte competitivo si confronterà sia con colossi tradizionali come Daimler, Volvo e Navistar, sia con costruttori emergenti nell’elettrico a batteria (Tesla, Byd) e nell’idrogeno (Hyundai, Toyota).


































































