Trump fa scuola anche a Bruxelles e così la Commissione Europea, dopo avere criticato i dazi statunitensi, ora vuole imporli anche alle importazioni da Paesi terzi per i colli con valore inferiore a 150 euro, che ora ne sono esenti. Si stima che nel 2024 circa 4,6 miliardi di pacchi siano entrati nell’Unione con questo regime. Il provvedimento è rivolto soprattutto verso le piattaforme di commercio elettronico cinese, come Temu e Shein.
La proposta della Commissione è applicare una tariffa forfettaria di due euro su ogni pacco acquistato direttamente dai consumatori, mentre se il collo sarà diretto a una piattaforma logistica la tariffa unitaria scenderà a 50 centesimi. Secondo quanto anticipato dall’Agenzia delle Dogane italiana, i dazi potrebbero variare tra il 5% e il 17% del valore del prodotto, con particolare attenzione ai settori dell’abbigliamento e delle calzature. Per applicare questo provvedimento, i venditori online extra-UE dovranno registrarsi ai fini Iva e garantire la conformità dei prodotti agli standard europei.
Secondo i promotori, l’eliminazione dell'esenzione avrebbe quattro scopi: contrastare la concorrenza sleale derivante dall’esenzione dai dazi per le piattaforme extraeuropee, migliorare la sicurezza e la qualità dei prodotti importati, garantire maggiori entrate per coprire i costi dei controlli doganali e finanziare il bilancio UE e promuovere la crescita economica e la competitività dei rivenditori europei.
La proposta è attualmente in discussione finale a Bruxelles, con il sostegno di Paesi come Francia e Italia. L’orientamento generale è favorevole all’eliminazione della soglia di esenzione e all’introduzione di nuove regole per il commercio elettronico. Ma ci sono dubbi che il provvedimento possa raggiungere gli obiettivi dichiarati. Sicuramente aumenterà le entrate pubbliche (ma comporterà anche costi per istituire e mantenere il sistema e svolgere i controlli), ma difficilmente un aumento di due euro potrà scoraggiare l’acquisto di beni di così basso valore. Ed è anche da verificare la correlazione tra il dazio e la qualità del prodotto (che si può controllare anche col sistema attuale).
Si può prevedere che in Europa si avvierà un sistema analogo a quello statunitense, dove è stata eliminata l’esenzione prima prevista per le spedizioni con valore inferiore a 800 euro. Le piattaforme etra-europee invece di spedire ai singoli consumatori potranno creare piattaforme logistiche nell’Unione e inviare così i prodotti in regime di libero mercato. In questo caso l’aumento sarebbe solo di 50 centesimi, che possono essere assorbiti senza problemi dagli esportatori extra-UE o dai consumatori comunitari.