Il sistema portuale dell’Adriatico centrale vuole aprire una nuova fase con l’approvazione del Piano operativo triennale 2025-2027 da parte del Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale. Il documento, supportato dal parere favorevole dell’Organismo di partenariato della risorsa mare, delinea le priorità di sviluppo degli scali di Marche e Abruzzo, puntando su sostenibilità ambientale, potenziamento infrastrutturale e rafforzamento della connettività logistica.
Il Piano s’inserisce in un quadro di pianificazione più ampio, in coerenza con il Documento di programmazione strategica del sistema portuale approvato ad aprile 2024 e con il Piano integrato di attività e organizzazione 2025. Al centro, il riconoscimento del ruolo del sistema portuale dell’Adriatico centrale nei collegamenti marittimi e terrestri, in particolare per il porto di Ancona, nodo fondamentale della rete trans-europea dei trasporti Ten-T e punto di connessione tra i corridoi Scandinavo-Mediterraneo e Baltico-Adriatico.
Secondo quanto illustrato dal presidente dell’Autorità, Vincenzo Garofalo, le principali sfide che attendono l’Asp riguardano l’efficienza e la capacità operativa delle banchine, i dragaggi per garantire sicurezza e competitività degli scali, la gestione sostenibile dei sedimenti e il completamento dei collegamenti viari di ultimo miglio per Ancona, Ortona e Vasto. Obiettivi prioritari restano anche la riqualificazione del rapporto tra porto e città e il consolidamento dei poli della cantieristica navale di alta gamma, in particolare per il settore dei superyachts.
Alcuni interventi sono già in corso o in fase di progettazione, in particolare nel porto di Ancona. Tra le opere più importanti ci sono la pavimentazione delle banchine 19-20-21 per traffici merci e traghetti, la costruzione della banchina 27, l’ammodernamento della 23, il dragaggio dell’area commerciale, il nuovo terminal crociere alla banchina 15 e il banchinamento del molo Clementino. A queste si aggiungono gli interventi industriali legati allo stabilimento Fincantieri, con la nuova banchina di allestimento e l’estensione del bacino di carenaggio. Tutti lavori inseriti nel Programma triennale delle opere pubbliche 2025-2027 e nel quadro dell’accordo con l’impresa firmato nel novembre 2023.
Nel porto di Ortona, il Piano prevede l’approfondimento dei fondali, il consolidamento della banchina di Riva, la riqualificazione dell’area del Mandracchio e il recupero dell’edificio incompiuto nella zona nord. Particolare rilievo è dato anche all’elettrificazione delle banchine, iniziativa già avviata ad Ortona, Ancona, Pesaro, San Benedetto del Tronto e Pescara, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità dell’aria nei centri urbani portuali.
Nel porto di Pesaro si lavora alla stesura di un nuovo Piano regolatore portuale, in dialogo con le istituzioni locali e gli operatori economici. A Pescara e Vasto, invece, sono in fase di realizzazione interventi infrastrutturali a guida regionale, frutto di un percorso avviato prima della costituzione dell’Asp, ma oggi integrato in un’azione condivisa con l’Autorità e con la Zona economica speciale abruzzese.
Accanto agli investimenti in infrastrutture fisiche, il Piano triennale punta sulla transizione digitale e sull’efficientamento amministrativo. Grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è stato completato ad Ancona un sistema basato su intelligenza artificiale per la gestione del traffico traghetti. È inoltre in fase di attuazione il nuovo Port Community System, destinato a velocizzare gli scambi informativi tra operatori, Dogane e Autorità, a beneficio delle operazioni d’importazione ed esportazione. Il Piano informatico triennale è stato potenziato con misure di sicurezza informatica e attività di formazione per il personale.
La promozione del sistema portuale sui mercati internazionali resta una priorità, anche attraverso la partecipazione dell'Asp alle principali fiere della logistica e delle crociere, con l’obiettivo di attrarre traffici, investimenti e nuovi operatori. “Il nuovo Piano operativo triennale accoglie, per la prima volta, gli obiettivi del Documento di programmazione strategica definendo i principali interventi ed opere che andremo a realizzare», ha spiegato il presidente Garofalo. “In quest’ottica, i porti Asp compiono una funzione di cerniera fra il territorio e gli scenari internazionali, anche in momenti difficili come quelli che stiamo continuando ad affrontare”.































































