Con l’arrivo il 25 giugno 2025 nel porto di Cagliari della nave Freya, che assumerà il nome di Grendi Star a partire da agosto, il Gruppo Grendi consolida la propria presenza in Sardegna rafforzando i collegamenti marittimi con il continente. La nave, lunga 192 metri e con una capacità di carico pari a 2.800 metri lineari, entrerà in servizio regolare il 26 giugno sulla tratta Marina di Carrara–Cagliari, migliorando sensibilmente la capacità complessiva e i tempi di transito. Si tratta della quarta unità della flotta del gruppo, un investimento significativo che conferma la volontà di sostenere la continuità territoriale con l’isola e offrire un servizio logistico più efficiente. Costruita nel 2017 dai Cantieri Visentini, la nuova nave ro-ro è dotata di sistemi di pulizia dei gas di scarico scrubber che consentono di abbattere in modo sostanziale le emissioni di ossidi di zolfo, contribuendo così alla riduzione dell’impatto ambientale delle operazioni marittime.
In parallelo, il Gruppo ha annunciato un potenziamento stagionale della linea Marina di Carrara–Olbia. Su questa rotta verrà impiegata la Estraden, una nave di 163 metri con una capacità di carico di 2.260 metri lineari, dotata di un innovativo sistema di navigazione assistita da due rotori a vento. Con quattro partenze settimanali in entrambe le direzioni, il servizio è stato adattato alle esigenze estive dell’isola, quando la domanda di trasporto cresce in particolare per il settore agroalimentare e zootecnico.
“Il piano di investimento del Gruppo Grendi sulla Sardegna punta sull’aumento delle frequenze settimanali e l’introduzione di navi più moderne, a maggiore efficienza energetica e con una maggiore capacità di carico, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale della compagnia e con un impegno costante per la ricerca di una logistica ad impatto positivo”, ha dichiarato Antonio Musso, amministratore delegato di Grendi Trasporti Marittimi. Rafforzare i collegamenti interni, ha aggiunto, è una scelta strategica per assicurare continuità ed efficienza al commercio nazionale e assume un significato particolare in un momento in cui le catene logistiche globali sono sotto pressione a causa delle crescenti tensioni geopolitiche.

































































