Il 22 giugno il sindacato SiCobas denunciò alcuni casi di positività alla Covid-19 tra i lavoratori del magazzino di Bologna del corriere Bartolini, circostanza confermata nei giorni seguenti con la scoperta di quarantacinque persone risultate positive ai tamponi, di cui una ricoverata in ospedale per i sintomi della malattia. Secondo il SiCobas i positivi sarebbero di più, ossia sessantasette. Anche i sindacati confederali si sono mobilitati su questo fronte e il 25 giugno il segretario della Uiltrasporti dell'Emilia-Romagna, Maurizio Lago, ha chiesto la chiusura completa dell’impianto. Lago spiega che finora l’azienda ha messo in quarantena solo i dipendenti della cooperativa di facchinaggio, facendo proseguire il lavoro degli autisti dei veicoli che svolgono le consegne nell’ultimo miglio. Inoltre, il sindacato chiede che sia esteso anche a questi ultimi il controllo sul contagio svolto con i tamponi. Anche il SiCobas chiede la chiusura completa dell’impianto, presentando la richiesta anche all’Asl e alla Prefettura, ma senza ricevere finora alcuna risposta.
