Il 3 novembre 2025 i lavoratori della Dinazzano Po sciopereranno per otto ore, dalle 9.00 alle 17.00. Lo sciopero, indetto unitariamente da Filt Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Autoferro e Fit Cisl Emilia-Romagna, prevede un presidio davanti alla sede aziendale di Reggio Emilia. La protesta nasce dal mancato rinnovo della contrattazione integrativa aziendale, ferma da oltre dodici mesi nonostante i ripetuti tentativi di mediazione. Secondo i sindacati, la società ferroviaria non avrebbe dato seguito alle richieste già formalizzate nei tavoli di confronto, alternando “falsa disponibilità a chiusure immotivate”. La piattaforma rivendicativa riguarda tre ambiti principali: economico, organizzativo e normativo.
Sul piano economico, le sigle denunciano l’erosione del potere d’acquisto dovuta all’inflazione e al fiscal drag, che avrebbero annullato gli effetti degli aumenti contrattuali nazionali. Precisano che la maggioranza dei dipendenti percepisce stipendi compresi tra 1.300 e 1.500 euro al mese, livelli considerati inadeguati rispetto ai carichi di lavoro e alla specializzazione richiesta. L’aspetto normativo riguarda la necessità di chiarire e aggiornare alcune disposizioni contrattuali interne rimaste in sospeso.
Le condizioni di lavoro rappresentano un altro punto critico. I rappresentanti dei lavoratori segnalano una turnazione intensa e scarsa possibilità di conciliare tempi di vita e impegno professionale, in un contesto in cui il personale operativo svolge mansioni qualificate con responsabilità rilevanti sulla sicurezza e la regolarità dei convogli. L’ultimo rinnovo della contrattazione aziendale risale al 2019, quando dopo undici mesi di trattative fu approvato un accordo triennale con il 66% dei voti favorevoli. L’intesa introdusse miglioramenti economici e normativi, tra cui indennità di turno, revisione del premio di risultato e strumenti di benessere aziendale.
Le organizzazioni sindacali chiedono una ripresa immediata del confronto e un impegno chiaro dell’azienda sul piano industriale e occupazionale. Dinazzano Po è controllata al 60% da Tper e gestisce servizi di trasporto merci e scali ferroviari in Emilia-Romagna. Con 124 dipendenti e oltre 5.200 treni gestiti nel 2023, la società rappresenta un nodo strategico per la movimentazione delle merci tra i distretti industriali di Reggio Emilia, Modena e Ravenna.

































































