Nella notte tra il 2 e il 3 novembre 2025 i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato cinque persone ritenute responsabili di una serie di rapine ai danni di autotrasportatori in diverse province siciliane. L’operazione, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania, ha portato allo smantellamento di un gruppo criminale guidato da Angelo Mascali, 64 anni, ex collaboratore di giustizia ed ex figura di rilievo della famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Mascali - al quale nel 2023 era stato revocato il programma di protezione per nuove condotte delittuose - avrebbe ricostituito un gruppo criminale composto in gran parte da familiari. Il gruppo è accusato di avere organizzato almeno due violente rapine ai danni di camionisti che trasportavano denaro per operazioni commerciali legate al recupero di rottami ferrosi. Secondo gli inquirenti, uno degli arrestati avrebbe sfruttato i propri contatti nel commercio di metalli per attirare le vittime con la promessa di pagamenti o forniture, trasformando gli appuntamenti in agguati.
Due gli episodi cui fa riferimento la magistratura. L’8 maggio 2025 un autotrasportatore della provincia di Palermo è stato assalito e rapinato di 10mila euro durante un incontro fittizio nella zona industriale di Catania. Il 20 giugno successivo, un camionista della provincia di Enna, dopo aver riscosso un credito di 15.800 euro presso una ditta riconducibile a uno degli indagati, sarebbe stato seguito e fermato da Angelo Mascali, che lo avrebbe minacciato con una pistola e gli avrebbe sottratto il denaro appena ricevuto e altri 500 euro in contanti.
L’operazione è avvenuta all’alba del 3 novembre. Oltre settanta militari dei Carabinieri, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sicilia, del 12° Nucleo Elicotteri di Fontanarossa e del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno fatto irruzione nelle abitazioni degli indagati, concentrandosi soprattutto nella zona di via San Jacopo, a Catania. I cinque indagati sono stati trasferiti in carcere con l’accusa di rapina aggravata in concorso e detenzione e porto illegale di armi. Le indagini proseguono per accertare eventuali collegamenti con altri episodi e per verificare se la banda possa essere responsabile di ulteriori aggressioni ai danni di autotrasportatori operanti nel settore dei materiali ferrosi.


























































