Lo scorso 25 giugno, sulla banchina 10 del porto di Bari, nel cantiere dove sta prendendo forma il nuovo terminal crocieristico, è stata ufficialmente firmata la concessione decennale che affida a “Bari-Brindisi Cruise Terminal”, società partecipata da Msc, la gestione dei servizi crocieristici nei porti di Bari e di Brindisi. A sottoscrivere l'accordo, l’ammiraglio Vincenzo Leone, commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, e Gianluca Suprani, presidente della società concessionaria. Presenti all’evento anche Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo della Divisione crociere del Gruppo Msc, e numerosi rappresentanti istituzionali e del comparto marittimo regionale.
L’intesa rappresenta il punto di arrivo di un percorso iniziato nel dicembre 2023, con la pubblicazione dell’istanza per oltre cinque mesi consecutivi. Nessuna osservazione, nessuna proposta alternativa: l’unico soggetto a manifestare interesse è stato proprio il gruppo Msc, attraverso la sua controllata, che ha ottenuto il via libera definitivo dal Comitato di Gestione nel marzo scorso. La concessione, rilasciata ai sensi del Codice della Navigazione, riguarda esclusivamente le aree e le strutture a supporto dell’accoglienza dei crocieristi, come i terminal, i servizi a terra e i parcheggi, mentre l’utilizzo delle banchine operative rimane pubblico e soggetto alla regolamentazione delle autorità competenti.
“Bari-Brindisi Cruise Terminal” gestirà gli scali in modo indipendente rispetto all’attività diretta di Msc Crociere, garantendo pari condizioni di accesso e servizi per tutte le compagnie che opereranno nei due porti. Il piano economico-finanziario presentato prevede investimenti iniziali per almeno 2,2 milioni di euro, con la possibilità di raggiungere i 4,5 milioni qualora venga concessa l’estensione della concessione legata alla realizzazione del terminal crocieristico nell’area di Sant’Apollinare, a Brindisi.
A Bari, gli interventi più rilevanti riguarderanno l’allestimento degli spazi interni del secondo terminal crociere, in fase di ultimazione. A Brindisi, invece, l’impegno sarà focalizzato sulla ristrutturazione dell’area di accoglienza passeggeri presso Costa Morena Est e sulla presentazione del progetto per un nuovo terminal nella zona di Sant’Apollinare, dove sono previsti nuovi approdi. In entrambi gli scali è inoltre prevista la sistemazione delle aree di parcheggio.
Ma è soprattutto sul piano operativo che si attendono i cambiamenti più visibili. Nei prossimi anni è previsto un netto aumento degli scali: secondo le stime, nel 2030 si raggiungeranno 232 scali a Bari e 84 a Brindisi, con un’ulteriore crescita nel 2034, quando si stima che le toccate arriveranno a 254 per Bari e 104 per Brindisi. Dati che confermano una tendenza positiva e destinata a consolidarsi.
Per l’ammiraglio Leone, questa concessione segna un passaggio strategico per il futuro dei porti pugliesi. A suo avviso, l’arrivo di un operatore internazionale con una visione a lungo termine rappresenta una garanzia di sviluppo. L’aumento degli scali e il miglioramento dei servizi, infatti, genereranno un impatto diretto sull’economia locale, creando indotto, occupazione e nuove opportunità nei settori turistico, commerciale e logistico.
Dello stesso parere è Pierfrancesco Vago, che ha sottolineato come l’iniziativa contribuirà a valorizzare l’elevato potenziale crocieristico della Puglia, rafforzandone il ruolo nel Mediterraneo. L’arrivo delle navi da crociera – ha ricordato – non solo porta visitatori, ma spesso determina un ritorno dei passeggeri nelle località visitate, favorendo il turismo a lungo termine e rafforzando la reputazione internazionale della regione.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha evidenziato come questo traguardo sia il risultato di un lavoro iniziato anni fa, volto a convincere Msc a stabilire una base operativa a Bari e Brindisi. Un obiettivo complesso ma raggiunto, che segna una svolta nel posizionamento del sistema portuale pugliese. Secondo Emiliano, ciò che una volta accadeva nel nord dell’Adriatico ora si realizza al sud, aprendo prospettive di crescita, formazione, occupazione e incremento dei flussi turistici.
Il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha parlato di un'opportunità concreta per rafforzare l’economia cittadina e rendere il porto sempre più competitivo a livello nazionale e internazionale. Il nuovo terminal rappresenta, per Bari, una porta d’ingresso moderna ed efficiente per accogliere i turisti e valorizzare il territorio. A Brindisi, il sindaco Giuseppe Marchionna ha confermato il buon dialogo con i vertici di Msc, sottolineando come la compagnia stia dimostrando grande attenzione verso la città, che considera una scommessa importante. L’approdo nel porto interno, molto apprezzato dai passeggeri, sarà potenziato grazie alle opere previste, con l’impegno di Msc a sostenere anche le iniziative di rilancio urbano.
Nel testo della concessione è prevista anche la possibilità di estensione dell’accordo, subordinata alla presentazione di un progetto esecutivo per la costruzione del nuovo terminal crocieristico a Brindisi, con un ulteriore investimento stimato in circa 2,3 milioni di euro. Si tratta di un tassello fondamentale nel piano dell’Autorità portuale per consolidare la competitività dei due scali nel panorama crocieristico internazionale.
































































