Container in crescita a Koper
Il porto di Koper archivia un primo semestre in forte crescita: il traffico container segna un +14% con quasi 624 mila teu movimentati, mentre i volumi di veicoli raggiungono 452 mila unità (+10%). Il fatturato netto del porto sloveno sale a 187,7 milioni di euro, con un incremento del 15% rispetto al 2024 e superiore dell’11% alle previsioni. L’utile operativo (Ebit) si attesta a 52,8 milioni (+41%), mentre l’utile netto tocca i 43,5 milioni (+33%). Gli investimenti nel semestre ammontano a 54 milioni (+161%), con lavori in corso che comprendono l’estensione del Molo I, un nuovo magazzino per coil d’acciaio, il terminal crociere e nuove aree di stoccaggio per veicoli. Il progetto più rilevante resta l’allungamento del Molo I: 1.750 pali da 60-70 metri sosterranno un ampliamento che garantirà 326 metri di attracchi aggiuntivi, due nuovi ormeggi e sette ettari di piazzali. Il cantiere, da 153 milioni, sarà concluso entro il 2027, portando la capacità del terminal container a 1,8 milioni di teu annui. La presidente dell’Autorità portuale, Nevenka Kržan, ha confermato l’avvio entro l’anno di ulteriori interventi: nuove aree di stoccaggio per veicoli, un parcheggio coperto da 12 mila auto e la progettazione del cold ironing per l’elettrificazione delle banchine.
Portacontainer irregolare fermata a Genova
La Guardia Costiera ha disposto il fermo amministrativo della portacontainer*MN Hansa Horneburg, battente bandiera panamense e di oltre 18mila tonnellate di stazza, giunta da Vado Ligure e bloccata in porto a Genova. L’ispezione del Nucleo “Port State Control” ha accertato irregolarità nei sistemi di contenimento delle emissioni di ossidi di azoto, nonostante le certificazioni in corso di validità. In particolare, alcuni componenti dei generatori di bordo non riportavano gli identificativi di conformità previsti dal Codice tecnico NOx. La verifica ha interessato tutte le aree operative della nave ed è stata completata da un’esercitazione di emergenza. L’unità potrà ripartire solo dopo la regolarizzazione delle carenze e una nuova ispezione finale.
Emirates SkyCargo amplia le rotte asiatiche
Emirates SkyCargo ha annunciato il potenziamento dei collegamenti con l’Asia Orientale e Sud-Orientale grazie all’introduzione di nuovi voli passeggeri per Hangzhou, in Cina. Con questa novità, la compagnia raggiunge una capacità settimanale di oltre 21mila tonnellate da e verso la regione, attraverso la rete più ampia tra i vettori non asiatici. “L’Asia Orientale e Sud-Orientale non sono solo pilastri della nostra rete, ma stanno anche plasmando il futuro della logistica e del commercio mondiale”, ha dichiarato Abdulla Alkhallafi, vice presidente di Cargo Commercial per l’Estremo Oriente e l’Australasia. Emirates conferma l’intenzione di investire ulteriormente in capacità, rotte e collaborazioni per rispondere alla crescita dei mercati manifatturieri e di consumo della regione.
Air One riceve il primo Boeing 777 cargo
Air One International Holdings ha preso in consegna il suo primo Boeing 777 Freighter durante una cerimonia nello stabilimento Boeing di Everett, Washington. L’aereo, acquistato da AeroTransCargo Fze, società di gestione di assetti aeronautici controllata da Air One , è il primo di due 777F ordinati: il secondo sarà consegnato nel quarto trimestre del 2025. Il nuovo velivolo entrerà in servizio con la compagnia britannica One Air, affiliata di Air One, con la sua livrea blu, gialla e bianca.
Scania aprirà stabilimento di camion in Cina
Scania inaugurerà nell’ottobre 2025 un nuovo stabilimento per la produzione di veicoli industriali a Rugao, nella provincia cinese orientale di Jiangsu. L’investimento ammonta a 2,3 miliardi di dollari e rappresenta uno dei progetti più rilevanti per il costruttore svedese, parte del gruppo Traton. Il sito, costruito tra il 2022 e il 2024, avrà una capacità annua di 50mila veicoli – circa metà dell’attuale produzione globale di Scania – e darà lavoro a oltre tremila persone. Almeno la metà della produzione sarà destinata all’export, ha dichiarato l’amministratore delegato Christian Levin al Financial Times. La fabbrica punta a servire il mercato cinese dei veicoli pesanti di fascia alta e a garantire soluzioni logistiche più efficienti, con tempi di consegna ridotti. Il governo cinese ha sollecitato Scania a portare rapidamente l’impianto a pieno regime. L’azienda si è inoltre impegnata a rendere il sito carbon neutral, alimentandolo con biogas ricavato da rifiuti locali: se realizzato, sarebbe il primo stabilimento cinese di veicoli commerciali con questa certificazione.
Dazi Usa spingono i costruttori di camion verso il Messico
I produttori statunitensi di veicoli industriali stanno valutando lo spostamento della fornitura di componenti in Messico per contrastare l’impatto dei dazi del 50% introdotti dall’amministrazione Trump su acciaio, alluminio e rame. Secondo Reuters, il provvedimento, in vigore da giugno, ha fatto crescere i costi di produzione del settore – da 50 miliardi di dollari – del 2-4%. Il quadro normativo dell’accordo Usmca favorisce i produttori che operano in Messico, garantendo esenzioni doganali con requisiti di contenuto nordamericano pari al 64%, destinati a salire al 70% entro il 2027. Gruppi come Daimler e Traton hanno già avviato operazioni transfrontaliere per ridurre l’esposizione ai dazi, mentre studi di Bernstein e Act Research segnalano un divario di prezzo fino al 3% rispetto ai veicoli assemblati interamente negli Stati Uniti.
Logistica di Adani Ports a Kochi
Adani Ports ha avviato i lavori per l’Adani Logistics Park a Kochi, con una cerimonia inaugurale presieduta dal primo ministro dello stato indiano del Kerala, Shri Pinarayi Vijayan. L’investimento, pari a circa 68,4 milioni di dollari, mira a ridurre i costi di trasporto e rafforzare le operazioni just-in-time. Il nuovo impianto logistico servirà i settori del commercio elettronico, beni di largo consumo, farmaceutica e automotive. L’iniziativa è destinata a incrementare la capacità di esportazione, creare nuove opportunità occupazionali e favorire la crescita economica e la formazione professionale a livello locale.
Potenziamenti stradali a Gorizia
Autostrade Alto Adriatico ha completato nuovi lavori sul collegamento tra l’A34 e la H4 slovena a Gorizia, un tratto strategico per i flussi logistici e doganali. Gli interventi, richiesti da Sdag e realizzati con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, hanno riguardato il rifacimento dell’asfalto su circa 200 metri della rampa di uscita dalla rotatoria di Sant’Andrea, la costruzione di una piazzola di sosta protetta per i controlli di frontiera e un’area attrezzata per verifiche sui veicoli industriali. È stata inoltre realizzata una bretella riservata ai veicoli delle Forze di Polizia, che consente il rientro diretto alla rete viaria interna senza attraversare la Slovenia. Le opere rafforzano logistica e sicurezza lungo l’ultimo chilometro goriziano, già potenziato in occasione di GO!2025.







































































