Interporto Padova, in collaborazione con la Remotely Piloted Aircraft Systems Academy Cardtech, ha attivato un sistema di videosorveglianza aerea completamente automatizzato grazie all’impiego di un drone in grado di operare sia di giorno che di notte. Un risultato reso possibile dal rilascio dell’Autorizzazione Operativa da parte dell’Enac, culminato con la prima missione ufficiale di volo eseguita a giugno 2025. L’autorizzazione concessa dalla Direzione Regolazione e Ricerca Mobilità Innovativa dell’Enac è la prima del genere nel nostro Paese per un’area interportuale, e rappresenta un passaggio fondamentale verso l’integrazione operativa dei droni all’interno delle infrastrutture logistiche.
Il drone è autorizzato a decollare automaticamente da un hangar robotico installato sul tetto della sede di Interporto Padova e a sorvolare autonomamente l’intero terminal, con una superficie di circa 350mila metri quadrati. L’intero sistema è gestito da remoto attraverso una control room, dove un pilota qualificato può subentrare in ogni momento per prendere il controllo diretto della missione in caso di anomalie.
Il quadro normativo di riferimento è quello stabilito dal Regolamento di Esecuzione (UE) 2019/947, che disciplina le operazioni in scenari complessi e ad alto rischio. In particolare, l’autorizzazione rientra nella categoria “Specific Bvlos” (Beyond Visual Line of Sight), che consente il volo oltre la linea visiva del pilota, a condizione che siano rispettati rigorosi standard di sicurezza e che sia garantito un accesso controllato e sicuro allo spazio aereo. Enac ha previsto inoltre l’attivazione di un piano di sorveglianza dell’operazione, basato su audit e ispezioni periodiche, sul modello di quanto già avviene nel settore aeronautico tradizionale.
Il drone impiegato per la sorveglianza del terminal può riconoscere in autonomia situazioni potenzialmente critiche, come la presenza di persone in aree interdette o l’insorgere di un principio di incendio. In questi casi, i sensori a bordo trasmettono un allarme immediato al pilota nella sala di controllo, che può così approfondire la situazione e intervenire direttamente. L’intero sistema rappresenta un connubio avanzato di tecnologia, automazione e sicurezza, con l’obiettivo di rendere più efficienti e tempestivi i controlli in un’area logistica strategica come quella di Padova.
Ma la sorveglianza è solo il primo tassello di un progetto molto più ampio. La collaborazione tra Interporto Padova e la Remotely Piloted Aircraft Systems Academy Cardtech prevede infatti ulteriori sviluppi orientati alla logistica del futuro. Tra questi, la realizzazione di vertiporti merci, ovvero piccole piattaforme aeroportuali dedicate esclusivamente al decollo e all’atterraggio dei droni. A differenza degli scali convenzionali, questi impianti avranno dimensioni contenute, minore impatto ambientale e una maggiore flessibilità operativa, risultando particolarmente adatti alle esigenze di trasporto urbano e regionale.
Un altro ambito di sperimentazione riguarda lo sviluppo di payload intelligenti, ossia contenitori di carico progettati per interagire con il drone e fornire in tempo reale dati telematici sul trasporto, sulle condizioni della merce o sulla posizione. Sebbene il trasporto aereo con droni di merci leggere – tra i 10 e i 15 chilogrammi – sia ancora in fase iniziale, le prospettive di crescita sono rilevanti, soprattutto in un’ottica di sostenibilità ambientale e riduzione delle emissioni.