Il progetto della piattaforma logistica farmaceutica di Livorno – denominato Toscana Pharma Valley - è incagliato al Tribunale di Firenze per una vertenza giudiziaria avviata dalla società logistica BCube nei confronti delle cinque realtà farmaceutiche che avrebbero dovuto usare l’impianto. Il ricorso è l’ultimo atto di una vicenda che ha visto il progressivo ridimensionamento del progetto, culminato nel ritiro della multinazionale farmaceutica Eli Lilly, che da sola avrebbe dovuto garantire la metà dei volumi trattati dalla piattaforma. BCube imputa alle società farmaceutiche il fallimento del progetto e chiede quindi un risarcimento dei danni.
Toscana Pharma Valley avrebbe dovuto sorgere all’interno dell’Interporto Amerigo Vespucci di Guasticce, in provincia di Livorno, per diventare un punto di riferimento per la gestione e la distribuzione di farmaci e prodotti biomedici a livello nazionale e internazionale, grazie anche alle industrie del settore attive in Toscana. L’idea è nata nel 2014 da un confronto tra l'amministrazione regionale, le aziende del settore e le associazioni di categoria e il progetto ha preso forma nel 2018 con la firma di un protocollo d'intesa tra le parti private e pubbliche, tra cui la Regione Toscana, il ministero dello Sviluppo Economico, il Comune di Collesalvetti e l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale.
Dopo la firma del protocollo d'intesa e la definizione del progetto, sono stati selezionati diversi operatori logistici per la gestione dei servizi all'interno del polo. La gestione della logistica industriale è stata affidata a BCube. Ma a marzo 2024 sono sorti i primi problemi, culminati nella decisione del ritiro di Eli Lilly, che ha messo in discussione la sostenibilità dell’intero progetto.
La piattaforma avrebbe dovuto servire lo stoccaggio, anche a temperatura controllata, la gestione degli ordini, il trasporto nazionale e internazionale e altri servizi a valore aggiunto, come l'etichettatura, il confezionamento, il kitting e altre attività di personalizzazione. La costruzione dell’impianto è iniziata nel 2023 e avrebbe dovuto concludersi entro la metà del 2024 su una superficie di 30mila metri quadrati, con possibilità di estendersi di altri 60mila metri quadrati. Il magazzino avrebbe dovuto ospitare 65mila pallet, con possibilità di crescere a 125mila. L’intero investimento ammonta a 70 milioni di euro.