Il trasporto fluviale sta evolvendo verso una riduzione delle emissioni inquinanti. La tappa più recente è l’entrata in servizio della Mannheim, un’imbarcazione della società Rhenus da carico lunga 200 metri mossa da un sistema di propulsione ibrido diesel-elettrico che si basa su cinque motori Paccar MX-13. Sono prodotti nello stabilimento Daf di Eindhoven e adattati all’ambiente marino dalla società olandese Nps Driven. Ogni motore è collegato a un generatore che produce energia elettrica per alimentare due motori elettrici. Questi, a loro volta, azionano le eliche della nave, assicurando una potenza complessiva massima di 2.650 CV, pari a 1.946 kW.
Il vero salto tecnologico è rappresentato dalla gestione intelligente del sistema, che adatta il numero di motori attivi e la loro potenza in base alla rotta e al carico trasportato. Quando la nave risale il fiume a pieno carico, tutti i motori entrano in funzione per garantire la massima potenza; al contrario, in discesa, spesso è sufficiente il funzionamento di un solo motore. Questa flessibilità consente un risparmio rilevante di carburante e una riduzione sensibile delle emissioni di CO2. Grazie a una batteria supplementare e a un’unità energetica alimentata a idrogeno, è possibile spegnere completamente i motori diesel durante le manovre in porto o nel passaggio attraverso i centri abitati, garantendo una navigazione completamente elettrica e a zero emissioni.
Robert Graf-Potthoff, ispettore tecnico di Rhenus, evidenzia come i motori Paccar richiedano una manutenzione molto inferiore rispetto a quelli navali tradizionali, garantendo così una maggiore disponibilità dell’imbarcazione. La nave è destinata a operare lungo l’asse che collega il Sud della Germania con i porti di Anversa e Rotterdam. Il progetto nasce da un’idea del gruppo tedesco Rhenus, che ha deciso di investire in una soluzione in grado di coniugare prestazioni operative elevate e sostenibilità ambientale. A realizzare la visione di Rhenus è stata Vink Diesel, azienda familiare con sede nei Paesi Bassi, a Sliedrecht, incaricata di sviluppare e installare l’intero sistema di propulsione basato sui motori Paccar, che possono funzionare anche con il biodiesel Hvo.


































































