Interporto Bologna, la società che gestisce l’omonima infrastruttura, ha illustrato allo stand dell’Emilia-Romagna Intermodal Cluster del transport logistic 2025 di Monaco di Baviera il “Manifesto strategico per lo sviluppo dei servizi e delle infrastrutture per supportare il trasporto merci ferroviario 2025-2035”. Durante l’evento, il presidente Stefano Caliandro ha sottolineato l’ampliamento dell’area ferroviaria, l’installazione di nuove gru a portale per ottimizzare le operazioni intermodali e la realizzazione di un parcheggio dedicato ai mezzi pesanti, sicuro e attrezzato con servizi per gli autotrasportatori.
Una parte centrale del discorso è stata dedicata al progetto sulle comunità energetiche e sull’autoconsumo collettivo, che prenderà forma all’interno dell’interporto nei prossimi mesi. Si tratta di un’iniziativa che intende produrre fino a 40 megawatt di energia rinnovabile e di contribuire in modo significativo alla transizione energetica della piattaforma logistica. Caliandro ha ribadito come Interporto Bologna punti a diventare un’infrastruttura a zero emissioni entro il 2050, e come questo traguardo sia parte di un piano più ampio che include anche la digitalizzazione dei processi e il rafforzamento dei legami con il porto di Ravenna, per costruire una rete logistica regionale capace di affrontare le sfide della competitività e dell’efficienza.
Accanto alla dimensione ambientale, non è mancato il riferimento alla sostenibilità sociale. Il presidente ha ricordato l’impegno dell’interporto per una logistica etica, già concretizzatosi in progetti volti a migliorare le condizioni di lavoro, la sicurezza e la qualità dei servizi offerti ai lavoratori e alle comunità locali. Secondo Caliandro, la sostenibilità non può esaurirsi in interventi tecnici o ambientali, ma deve diventare un principio guida nelle relazioni umane e nelle scelte organizzative.