Durante una sessioni d’interrogazioni al Senato, il ministro dei Trasporti italiano ha annunciato che la galleria stradale del Tenda – che collega in Piemonte Italia e Francia – riaprirà al traffico venerdì 27 giugno 2025, dopo anni di interruzioni e ritardi dovuti a lavori di ampliamento e ai danni causati dalla tempesta Alex del 2020. Il ministro ha precisato che nella fase iniziale il traffico sarà consentito a senso unico alternato, regolato da impianto semaforico.
Quella che sarà riaperta al traffico è una nuova galleria, definita Tenda-bis, mentre quella precedente resterà in funzione come canna di servizio, in attesa di un eventuale ammodernamento e riapertura come seconda canna. Il tunnel del Tenda è un’infrastruttura importante per i collegamenti transfrontalieri tra Italia e Francia, inserendosi nell’itinerario europeo E74 che connette Cuneo e Torino con Ventimiglia, Nizza e la Costa Azzurra. A livello locale, riprenderanno i collegamenti stradali diretti tra le valli Vermenagna e Roya.
Il tunnel stradale del Colle di Tenda, inaugurato nel 1882, fu per decenni il principale collegamento viario tra Italia e Francia attraverso le Alpi Marittime. Con i suoi oltre tre chilometri di lunghezza, è stata per decenni un’infrastruttura fondamentale sia per il traffico locale che internazionale. Già dal 1989, dopo una frana, s’iniziò a discutere della necessità di ammodernare la galleria, divenuta ormai inadeguata rispetto ai moderni livelli di sicurezza e alle attuali esigenze del traffico. Nel tempo, il tunnel fu regolato a senso unico alternato, con lunghe attese ai semafori, e si susseguirono proposte di ampliamento e rinnovamento
Dopo un lungo iter burocratico, i lavori per il nuovo tunnel (la cosiddetta “canna bis”) iniziarono nel 2013. Tuttavia, il cantiere fu segnato da gravi problemi. Nel 2017 la Procura di Cuneo lo sequestrò per indagini su frode nelle forniture e furto aggravato, coinvolgendo diciassette persone tra funzionari Anas e responsabili dell’impresa Fincosit. L’anno successivo, l’Anas rescisse il contratto con Fincosit per inadempienze contrattuali, tra cui il mancato smaltimento delle anidriti e nel 2020, dopo ulteriori ritardi, la consegna definitiva dei lavori passò al Consorzio Stabile Edilmaco.
Nonostante le vicende giudiziarie e i ritardi, la vecchia galleria continuava a garantire il traffico, seppur a senso alternato. Tuttavia, il 2 ottobre 2020, la tempesta Alex colpì duramente la zona: frane e smottamenti devastarono sia il versante italiano che quello francese, facendo crollare il viadotto di accesso dal lato francese e rendendo impossibile raggiungere la galleria. Da quel momento il tunnel fu chiuso completamente al traffico. I danni costrinsero a rivedere il progetto, prevedendo la costruzione di un nuovo viadotto e di un accesso comune alle due canne dal lato francese. Il costo complessivo dell’opera salì a 255 milioni di euro.


























































