Martedì 20 maggio 2025 è partito dal porto francese di Cherbourg – sulla Manica - il primo treno dedicato ai semirimorchi diretto a Bayonne. Dall’inizio di giugno all’inizio di luglio saranno tre i passaggi settimanali previsti nella città normanna, per poi salire a cinque con il pieno regime operativo. Il convoglio - ancora etichettato come “sperimentale” dai promotori Brittany Ferries, Ports de Normandie e Sncf Réseau - ha trasportato in questa fase inaugurale otto semirimorchi carichi di merce, ma l’obiettivo è raggiungere una capacità di 44 unità entro il 2026.
Il piano operativo prevede una progressiva intensificazione delle frequenze: fino al 1° giugno, sarà attivo un viaggio solo andata-ritorno settimanale (arrivo a Cherbourg il martedì alle 11.10, partenza alle 19.15). Da quel momento fino a inizio luglio, i viaggi saliranno a tre alla settimana, nei giorni di martedì, giovedì e nel fine settimana. A partire da luglio si aggiungeranno anche le rotazioni del mercoledì e del venerdì, mentre da settembre sarà introdotto anche il lunedì. I sei passaggi a livello urbani saranno chiusi al traffico solo per un tempo compreso tra i tre e i cinque minuti.
Il collegamento ferroviario diretto tra Cherbourg-en-Cotentin e il Centro Europeo di Fret di Mouguerre, nei pressi di Bayonne, s’inserisce tra i progetti più avanzati di intermodalità del corridoio atlantico francese. Non è previsto, contrariamente a quanto ipotizzato inizialmente, alcun passaggio intermedio per Nantes. Ma questo servizio ha avuto una gestazione lunga e complessa.
Venne annunciato per la prima volta nel febbraio 2020 da Brittany Ferries con avvio previsto ad aprile 2021, ma la sua attivazione venne rinviata a causa della pandemia di Covid-19. Un punto di svolta è stato raggiunto il 21 aprile 2022, con l’accordo tra Brittany Ferries e Sncf Réseau per garantire la circolazione nei primi cinque anni di attività. Un’ulteriore rinvio venne stabilito per settembre 2024, ma poi solo un convoglio sperimentale venne operato il 10 dicembre 2024 per confermare il corretto funzionamento dell’infrastruttura ferroviaria tra la stazione e il porto di Cherbourg. Si è giunti così all’avvio del 20 maggio.
L’investimento complessivo supera i trenta milioni di euro. Ports de Normandie ha destinato 13 milioni di euro al terminal di Cherbourg, con il sostegno della Regione Normandia (1,7 milioni), del Dipartimento della Manche (850mila euro) e della Comunità di Agglomerazione del Cotentin (285mila euro). Brittany Ferries ha finanziato la realizzazione del terminal di Mouguerre e l’acquisto dei carri ferroviari specializzati.
La linea ferroviaria, lunga tra i 970 e i mille chilometri, è equipaggiata con tecnologia Lohr (Modalohr), che consente il trasbordo orizzontale dei semirimorchi, compresi quindi quelli non gruabili. Nel febbraio 2023 Brittany Ferries ha ordinato 47 vagoni Lohr, capaci di formare convogli lunghi fino a 750 metri, con una capacità di carico massima di 42 semirimorchi.
Brittany Ferries stima che ogni semirimorchio trasportato via treno tra Cherbourg e Bayonne eviti l’emissione di una tonnellata di CO2 rispetto al trasporto su strada. A regime, il servizio dovrebbe consentire di togliere dalle strade francesi circa 25mila mezzi pesanti all’anno, provenienti o diretti verso Gran Bretagna e Irlanda. Il volume annuale è stimato in 25mila-30mila rimorchi, equivalenti al traffico “britannico” gestito abitualmente a Cherbourg, con un risparmio di circa 30mila tonnellate di CO2 all’anno.
Il terminal di Cherbourg, realizzato da Ports de Normandie, sarà gestito da Cherbourg Port nell’ambito di una delega di servizio pubblico. A Mouguerre, la piattaforma è stata sviluppata da Brittany Ferries con il sostegno delle autorità regionali della Nuova Aquitania. La trazione dei convogli è affidata a Captrain, filiale del gruppo Sncf. Fondamentale è stato il percorso di concertazione pubblica, condotto dal 20 giugno al 15 luglio 2022 in conformità con il Codice dell’Urbanistica francese. Ports de Normandie, Sncf Réseau e Brittany Ferries hanno coinvolto gli enti locali come il Dipartimento della Manche e l’Agglomerazione del Cotentin.
Le principali osservazioni sollevate riguardavano la gestione del terminal e della linea, l’assenza di soluzioni alternative, l’impatto ambientale a Mouguerre e le possibili molestie da rumore e vibrazioni per i residenti. Tuttavia, il bilancio della concertazione ha confermato il consenso territoriale all’impianto del terminal e il favore verso le nuove tecnologie ferroviarie, considerate meno impattanti per l’ambiente e la qualità della vita.