Il 15 maggio 2025 è iniziato il processo di riallineamento delle accise tra gasolio e benzina, che dovrebbe portare alla stessa cifra per entrambi i carburanti. In concreto, significa che sta aumentando l’accisa del gasolio e diminuendo quella sulla benzina. Il primo passo lo ha compiuto il Decreto interministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 110 del 14 maggio, che aumenta dal giorno successivo l’accisa sul gasolio di 1,5 centesimi al litro e riduce della stessa cifra quella sulla benzina.
Ciò significa che l’importo dell’accisa sul gasolio passa da 61,74 a 63,24 centesimi al litro, ossia da 617,40 a 632,40 euro per mille litri. Il Decreto esclude dall’aumento il biodiesel e i gasoli paraffinici ottenuti da sintesi o da idrotrattamento (come l’Hvo), che manterranno l’accisa di 61,74 centesimi al litro per l’intero periodo di riequilibro (previsto in cinque anni). L’aumento di tutti i gasoli, compreso quello fossile, non vale per i veicoli industriali con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate e mossi con motori Euro V ed Euro VI, che continuano a beneficiare dell’accisa agevolata di 403,22 euro per mille litri.
Bisogna precisare che l’esenzione dall’aumento dell’accisa sul gasolio vale solo per una parte degli autotrasportatori, perché il carburante usato in tutti veicoli industriali con massa uguale o inferiore a 7,4 tonnellate (per esempio quelli che svolgono la distribuzione nell’ultimo chilometro) è pagato con l'aliquota aumentata. Ciò vale anche per i veicoli con massa superiore a 7,5 tonnellate che hanno motori fino all’Euro IV compreso.