Una nota diffusa il 13 agosto 2025 del ministero dei Trasporti ha annunciato i nuovi questionari Adr 2025 per il Certificato di formazione professionale dei conducenti di veicoli industriali che trasportano merci pericolose. Il cambiamento interesserà direttamente corsi, esami e modalità di preparazione. Le schede aggiornate, stampate dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, saranno distribuite agli uffici della Motorizzazione Civile, mentre il pieghevole con le rappresentazioni grafiche, cioè pittogrammi ed etichette di pericolo, rimarrà invariato.
La data fissata dal ministero è il 27 novembre 2025: i nuovi quiz saranno usati solo per gli allievi i cui corsi iniziano dopo quel giorno, mentre chi avrà iniziato prima continuerà a sostenere gli esami con le schede precedenti. È un passaggio studiato per evitare che un corso partito su un programma si ritrovi a metà con un esame diverso. Quindi, agli uffici è stato chiesto di non eliminare per il momento le schede aggiornate nel 2023, segno di una fase di transizione per garantire la continuità finché la distribuzione del nuovo materiale non sarà completata.
Il pacchetto di quiz conta 884 domande suddivise in 35 moduli. Prevale il formato in cui una sola domanda raccoglie cinque o sei affermazioni da giudicare singolarmente come vere o false. In media ogni quesito contiene 5,58 opzioni, di cui poco meno della metà risulta corretta. Ciò significa che non basta più memorizzare un concetto isolato: occorre distinguere con precisione eccezioni, condizioni e varianti che rendono un’affermazione vera in un contesto e falsa in un altro. È un’impostazione che riduce l’efficacia del “riconoscimento meccanico” e spinge i candidati a ragionare con maggiore attenzione.
I moduli più corposi riguardano la classificazione dei rischi, l’etichettatura, le regole specifiche per le cisterne, la gestione dei veicoli e degli incidenti nei trasporti di esplosivi e di materiali radioattivi. La ripartizione conferma la centralità del corso base, che da solo raccoglie oltre la metà delle domande, ma evidenzia anche il peso consistente delle estensioni per cisterne e per le classi 1 e 7, che insieme superano il 45 percento del totale. Una che mette in primo piano gli scenari di rischio e le procedure operative, ossia i momenti in cui la preparazione del conducente può fare la differenza.
Per autoscuole ed enti di formazione, questo scenario implica un ripensamento dei programmi. Pianificare i corsi a ridosso del 27 novembre richiederà attenzione, perché la data d’inizio sarà determinante per stabilire quali schede utilizzare. I docenti dovranno concentrare tempo e risorse sui moduli più densi, predisporre esercitazioni mirate sul formato vero/falso a più soluzioni e lavorare con materiale visivo per consolidare la parte sull’etichettatura e i segni distintivi. Per i candidati la sfida sarà quella di spostarsi da uno studio puramente mnemonico a un approccio concettuale, in grado di distinguere con prontezza le sfumature di una regola e la sua applicazione concreta.

























































