Il 10° Forum Conftrasporto-Confcommercio, che si è svolto a Roma il 22 ottobre 2025, ha posto al centro del dibattito le conseguenze delle politiche di decarbonizzazione sui trasporti e sulla logistica. Nel corso della conferenza sono stati illustrati i dati elaborati dall’Osservatorio Freight Insights - promosso dal Centro nazionale per la mobilità sostenibile (Most) e dalla Fondazione Centro studi economia della logistica e delle infrastrutture (Cseli) - che quantificano gli effetti economici e operativi del sistema Ets e della sua estensione Ets2.
Il sistema Ets, che regola il mercato europeo delle emissioni per il trasporto marittimo, ha generato nel 2025 un gettito compreso tra 6 e 8 miliardi di euro su scala continentale. Tale meccanismo, tuttavia, si applica solo alle rotte che coinvolgono porti dell’Unione europea, con l’effetto di rendere più convenienti i collegamenti che si fermano nei porti nordafricani. L’Osservatorio calcola un risparmio di circa 50 euro per container da 40 piedi in caso di transhipment extra-UE, pari a 500mila euro per un viaggio di una nave da 10mila container che evita di attraccare in Europa.
Per le tratte provenienti dal Far East si stimano extracosti di 75 euro per container da 40 piedi, sia nel Mediterraneo sia nel Northern Range, mentre per i porti serviti tramite feeder si aggiungono circa 30 euro per container. Nei traffici ro-ro, oggi una tratta come Ravenna-Catania presenta un onere di 43 euro per unità di carico rispetto al tutto strada; dal 2027, con Ets ed Ets2 a pieno regime, il differenziale medio crescerà fino a 61 euro per unità, con un costo complessivo stimato di 143 euro per il trasporto marittimo e 82 euro per quello stradale.
L’estensione Ets2, prevista dal 2027, introdurrà il pagamento anche per le emissioni del trasporto stradale e degli edifici. Secondo le proiezioni dell’Osservatorio, il gettito nazionale potrebbe oscillare tra 2 e 3 miliardi di euro all’anno, incidendo sul prezzo del gasolio per circa 30 centesimi al litro, con un aumento medio del 20% per i consumatori. L’effetto congiunto di Ets2 e accise rischia di annullare i rimborsi oggi destinati alle imprese di autotrasporto, con un impatto diretto sulla competitività del settore.
In parallelo, il rapporto segnala l’incertezza geopolitica e i riflessi sui flussi commerciali internazionali, ma anche un progressivo orientamento delle imprese verso la digitalizzazione. Secondo gli analisti, il 76% delle aziende di trasporto ritiene che l’intelligenza artificiale porterà nei prossimi anni un miglioramento della qualità del servizio, una riduzione dei costi e un impatto positivo sulla sostenibilità ambientale.
Conftrasporto-Confcommercio ha presentato una serie di proposte per mitigare gli effetti dei nuovi sistemi di tassazione. Tra le principali ci sono la richiesta di reinvestire integralmente i proventi Ets in misure a favore del settore, garantendo regole uniformi nei porti del Mediterraneo; l’esclusione delle tratte con le isole, comprese quelle maggiori, dal campo di applicazione dell’Ets; la redistribuzione del gettito Ets2 per sostenere il rinnovo del parco veicolare e contenere i prezzi del carburante. L’associazione propone inoltre di favorire l’acquisto di mezzi a basse emissioni in base al principio di neutralità tecnologica e di sviluppare una rete di distribuzione per carburanti alternativi.
Il presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, Pasquale Russo, ha sottolineato la necessità di un confronto con il Governo per correggere le distorsioni introdotte dai nuovi sistemi di decarbonizzazione, evidenziando che “le attuali politiche si traducono in una tassa sulle imprese senza garantire una maggiore sostenibilità ambientale”.





























































