Si è chiusa a metà luglio 2021 una complessa indagine della Procura di Massa Carrara – di cui è stata fornita un’anticipazione i primi giorni di maggio con venti indagati – sulla corruzione avvenuta nell’erogazione delle autorizzazioni per l’autotrasporto eccezionale dal 2013 al 2021. Alla conclusione dell’inchiesta, gli indagati sono saliti a 43 e oltre ai tre funzionari della Provincia di Massa Carrara accusati di avere intascato le mazzette. Hanno ricevuto un avviso di conclusione delle indagini anche responsabili di aziende di autotrasporto e collaboratori di altre imprese. Le accuse sono di corruzione, concussione e peculato. La ricostruzione dei magistrati mostra un sistema di corruzione che avrebbe portato ai tre funzionari della Provincia almeno 80mila euro per rilasciare o rinnovare le autorizzazioni all’autotrasporto eccezionale. Il principale beneficio concesso a chi pagava la mazzetta era una notevole riduzione dell’indennizzo per la maggiore usura del manto stradale. Il pagamento avveniva nella maggior parte dei casi in contanti, ma a volte anche con buoni benzina.
