Arriva dal ministero dell’Interno, con la circolare numero 11456 diffusa il 14 aprile 2025, un chiarimento atteso dagli autotrasportatori: per le tratte nazionali che fanno parte di un trasporto internazionale, sarà ancora possibile utilizzare veicoli dotati di cronotachigrafi smart di prima generazione, almeno fino al 18 agosto 2025. La precisazione, firmata dal direttore della Polizia Stradale Santo Puccia, scioglie i dubbi interpretativi che erano sorti dopo l’entrata in vigore degli obblighi europei sui cronotachigrafi smart di seconda generazione
La questione nasce dal Regolamento UE 1054/2020, che ha imposto l’installazione del cronotachigrafo smart di seconda generazione (G2V2) su tutti i veicoli di nuova immatricolazione superiori a 3,5 tonnellate, impiegati nei trasporti di merci e persone a livello internazionale. L’obbligo è stato rinviato a causa dei ritardi nella produzione e nella consegna dei nuovi dispositivi, con un periodo di grazia esteso fino al 28 febbraio 2025. Dal 1° marzo 2025, però, la norma è diventata pienamente operativa: chi effettua trasporti internazionali deve avere a bordo solo cronotachigrafi smart di seconda generazione. Un cambiamento che ha coinvolto anche i veicoli già circolanti, obbligando le aziende a un costoso e complesso retro-equipaggiamento.
La circolare del Viminale interviene proprio su un punto cruciale: cosa succede alle tratte nazionali che fanno parte di un trasporto internazionale? Secondo il ministero, “la tratta nazionale di un trasporto internazionale di merci può essere effettuata anche con un veicolo dotato di cronotachigrafo di vecchia generazione”. La motivazione? Non si può escludere che il viaggio prosegua oltre confine con un altro mezzo, questa volta conforme alle nuove regole, magari gestito da un altro vettore.
Per evitare sanzioni, gli operatori dovranno dimostrare che il trasporto nazionale è parte di un’operazione internazionale. Fondamentale, in questo senso, è la corretta compilazione della lettera di vettura (Cmr), che dovrà attestare la prosecuzione del viaggio oltre confine con un veicolo conforme. Gli agenti incaricati dei controlli verificheranno anche licenze, corrispondenza tra vettori e, quando presente, la funzionalità dei dispositivi Gnss e Dsrc previsti sui nuovi cronotachigrafi.