Ancora fumata nera nel Parlamento italiano sull’approvazione delle candidature alla presidenza delle Autorità di Sistema Portuale, una vicenda che ormai si protrae da mesi per conflitti interni alla stessa maggioranza di Governo. La procedura è bloccata da veti incrociati tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Nel pomeriggio del 22 luglio 2025 era programmata la votazione alla Commissione VIII del Senato di ben dieci candidature. La seduta si è aperta con le audizioni di Raffaele Lastrofa per l’Asp del Mar Tirreno Centro Settentrionale (porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta) ed Eliseo Cuffaro per l’Asp del Mar Tirreno Centrale (porti di Napoli e Salerno). Però poi la votazione è stata rimandata.
Il forte ritardo per la nomina dei nuovi presidenti delle Autorità portuali è causato dalla convergenza di tre elementi. Le richieste delle commissioni parlamentari di ricevere l’elenco di tutti i candidati prima di procedere alle votazioni. Nel frattempo ci sono state contese tra Lega e Fratelli d’Italia su alcune nomine, soprattutto quelle per l’Asp del Mare Adriatico Settentrionale (porto di Venezia) e del Mar Tirreno Centro Settentrionale. In questa contesa è intervenuta anche Forza Italia, che ha bloccato alcune procedure per questioni legate ad altre nomine.
A luglio 2025, la Commissione Trasporti della Camera ha espresso parere favorevole per quattro candidati presidenti: Francesco Mastro per l’Asp del Mare Adriatico Meridionale, Raffaele Lastrofa per il del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Matteo Paroli per il Mar Ligure Occidentale e Bruno Pisano per il Mar Ligure Orientale. La votazione del 22 luglio avrebbe potuto essere un passo avanti importante, che però è ancora rimandato.




























































