A novembre 2020 la Commissione Europea ha ammonito il Governo italiano per la diffusa pratica delle Autorità di controllo di emettere sanzioni sul superamento dei limiti di velocità rilevate tramite l’analisi dei dati del cronotachigrafo digitale. Ciò non è legittimo, perché l’articolo 41 del Regolamento UE 165/2014 stabilisce che l’apparecchio serve solo per sanzionare le violazioni ai tempi di guida e di riposo.
Dopo la diffusione di questa notizia le imprese di autotrasporto hanno cominciato a rivolgersi agli avvocati per presentare ricorsi contro le sanzioni sulla velocità erogate con questo sistema e alcuni Giudici di Pace li hanno accolti, annullando le multe e, in qualche caso, condannando anche l’ente che ha erogate al pagamento delle spese. Attivo in questo senso è l’avvocato Roberto Iacovacci di Latina, che ha già vinto diverse cause in varie parti d’Italia. Spiega come ha fatto in questo episodio del videocast K44 Risponde. Buona visione.


































































