Il 7 novembre scorso, alcune associazioni dell'autotrasporto siciliano hanno incontrato l'assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Marco Falcone, che si è impegnato ad affrontare i gravi disagi causati all'autotrasporto dalla cattiva condizione delle autostrade dell'isola e, in particolare, dai divieti di circolazione e in alcuni tratti della Catania-Palermo. Dopo quella riunione è stato anche avviato un Tavolo di confronto con i rappresentanti dell'Anas. Ma in una nota di sabato scorso, il Coordinamento unitario dell'autotrasporto siciliano afferma che " nulla è stato fatto rispetto a quanto promesso lo scorso 7 novembre". Il comunicato precisa che "nessun provvedimento migliorativo è stato adottato in merito all'auspicata riduzione dei disagi per i mezzi pesanti lungo la A19 nel tratto tra Enna e Tremonzelli, pur essendo stata individuata e condivisa a tal proposito una soluzione alternativa". Le associazioni definiscono questa situazione "non più sostenibile" e hanno preparato una piattaforma di richiesta da sottoporre al Governo regionale. Nello stesso tempo hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria a livello regionale, ammonendo che "in assenza di risposte soddisfacenti ed immediate non è esclusa la proclamazione del fermo dell'autotrasporto siciliano, con l'istituzione di presidi di protesta in tutto il territorio dell'Isola, in particolare sulla Palermo–Catania e e sulla Catania-Messina".
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