Il gruppo Scania ha inaugurato a Rugao, nella provincia cinese di Jiangsu, il suo terzo polo industriale globale, segnando una nuova fase nella strategia di espansione e integrazione dei processi produttivi su scala mondiale. Il sito, che si estende su 800mila metri quadrati, ha una capacità autorizzata di 50mila veicoli all’anno e rappresenta uno degli investimenti più importanti nella storia dell’azienda, pari a due miliardi di euro. L’impianto impiegherà circa tremila persone e servirà sia il mercato cinese, sia alcune destinazioni asiatiche ed extra-asiatiche.
Nel 2024 Scania ha consegnato in tutto il mondo poco più di 102mila veicoli, un dato che evidenzia l’importanza strategica della nuova capacità produttiva, equivalente a quasi la metà del volume annuale globale. Il polo di Rugao, il più grande investimento singolo mai realizzato dal costruttore svedese, consentirà di aumentare i volumi in un mercato che rappresenta da solo la quota principale della domanda mondiale di autocarri.
Scania è anche il primo costruttore occidentale ad aver ottenuto in Cina una licenza completa per la produzione di autocarri di proprietà interamente straniera, un passaggio che consolida la presenza del Gruppo nel più grande mercato mondiale del settore. Inoltre, l’impianto di Rugao, che opera con quasi totale alimentazione da fonti rinnovabili — tra cui biogas locale ed energia elettrica certificata verde — contribuisce agli obiettivi di decarbonizzazione di Scania per le emissioni di tipo 1 e 2.
La nuova struttura non si limita alla produzione di veicoli, ma funge da centro integrato di sviluppo, con attività di ricerca e progettazione distribuite tra Rugao e Shanghai. Secondo Ruthger de Vries, presidente di Scania Industrial Operations Asia, “la sostenibilità è parte integrante di ogni processo dello stabilimento, dall’approvvigionamento energetico alla gestione dei rifiuti”. Per il gruppo svedese, l’investimento in Cina rappresenta una leva strategica per rafforzare la competitività globale e la capacità di innovare con maggiore rapidità. Christian Levin, amministratore delegato di Scania e di Traton Group, ha sottolineato come la presenza locale consenta di “sfruttare la velocità e la creatività dell’ecosistema industriale cinese per accelerare la transizione verso un trasporto sostenibile”.
Il nuovo insediamento arriva in una fase in cui diversi costruttori europei stanno riconsiderando la propria presenza produttiva in Cina. Daimler Truck Holding, per esempio, ha annunciato difficoltà di redditività nel mercato locale e ha svalutato di 120 milioni di euro la propria joint-venture cinese, mentre il mercato nazionale resta dominato da produttori pubblici come Sinotruk, Dongfeng, Foton e Faw Group. In questo contesto competitivo, Scania adotta una strategia differente, puntando su un modello di lungo periodo basato su soluzioni sostenibili, servizi integrati e un rapporto più diretto con il cliente.
L’impianto cinese è pienamente integrato nel sistema modulare Traton, che permette alle diverse marche del gruppo di adattare e sviluppare i propri prodotti secondo le esigenze dei singoli mercati. Due saranno le linee commerciali destinate alla Cina: la gamma Scania globale, personalizzabile per le applicazioni più impegnative, e la nuova linea di trattori Next Era, concepita per il segmento dei trasporti a lungo raggio e ad alto volume. Quest’ultima, sviluppata in Cina e compatibile con il sistema digitale locale, rappresenta il primo esempio di progettazione congiunta tra la piattaforma modulare del gruppo e le specifiche richieste del mercato cinese. Le consegne dei veicoli prodotti a Rugao inizieranno alla fine del 2025, mentre la gamma Next Era sarà lanciata nella prima metà del 2026.


































































