Dopo due anni di calo, il 2025 avrebbe dovuto essere un anno di svolta per il mercato dei rimorchi pesanti in Europa occidentale. Le condizioni sembravano favorevoli: riduzione dei tassi di interesse, segnali di ripresa economica, e aspettative di crescita a doppia cifra. Tuttavia, l’avvio di una guerra commerciale a livello globale ha improvvisamente cambiato il quadro. Secondo il rapporto diffuso a giugno 2025 da Clear International, le prospettive di crescita per questo comparto sono state infatti ridimensionate in modo rilevante. Le previsioni iniziali indicavano un aumento superiore al 10%, ma ora si stima un più contenuto +6% nell’anno in corso.
La decisione della Banca Centrale Europea del 23 aprile di abbassare il tasso di rifinanziamento al 2,4%, seguita da mosse simili da parte di altre banche centrali nazionali, aveva creato un ambiente favorevole agli investimenti. A ciò si aggiungevano previsioni più ottimistiche sul Pil per le principali economie dell’Europa occidentale. In questo scenario, una ripresa della domanda di rimorchi sembrava non solo possibile, ma imminente. Ma l’inaspettata guerra sui dazi avviata dagli Stati Uniti ha stravolto le aspettative. Le misure protezionistiche – dazi pesanti sulle importazioni verso gli Usa e contro-dazi da parte di vari Paesi – hanno minato la fiducia delle imprese, rinviando investimenti pianificati in nuovi mezzi di trasporto.
Uno degli ostacoli principali alla crescita – sottolinea il rapporto – è il clima d’incertezza che disincentiva le aziende dall’investire in nuovi rimorchi. Nonostante l’impatto immediato dei dazi sia ora percepito come più moderato, l’effetto sulla fiducia ha ritardato l’avvio della ripresa, che viene rimandata alla seconda metà del 2025. In termini geografici, la crescita prevista riguarda quasi tutti i paesi dell’Europa occidentale, con le possibili eccezioni di Austria e Svizzera. In Germania, le immatricolazioni nel primo semestre sono risultate particolarmente deboli, ma è atteso un recupero nella seconda parte dell’anno.
Dopo la forte ripresa produttiva post-pandemica tra 2021 e 2022, il settore dei rimorchi ha vissuto un nuovo contraccolpo nel biennio successivo. Le immatricolazioni nel 2024 sono scese di oltre il 10% rispetto al 2023. A ciò si è aggiunto il crollo delle esportazioni verso Russia e Bielorussia, mercati storicamente rilevanti per i costruttori dell’Europa occidentale. Nonostante le difficoltà attuali, il rapporto di Clear International delinea una traiettoria positiva per i prossimi anni. Le vendite di rimorchi dovrebbero avvicinarsi ai livelli del 2022 già nel 2027, con un picco previsto nel biennio 2027-2028, comparabile a quelli raggiunti nel 2008 e nel 2018.