Secondo il rapporto dell’Aisem diffuso in ottobre 2025, il mercato italiano dei carrelli elevatori ha chiuso il 2024 con 51.077 ordini complessivi, in calo del 4,2% rispetto all’anno precedente. L’analisi conferma un quadro di lieve contrazione, con un peso determinante dei carrelli da magazzino, che rappresentano il 72,8% degli ordini (37.161 unità). Seguono i frontali elettrici con 24,4% (12.439 unità) e i frontali termici con 2,9% (1.477 unità).
Il grafico di sintesi elaborato dall’associazione dei costruttori mostra un andamento a tre velocità: i magazzinieri restano pressoché stabili (-0,2%), i frontali elettrici sono in flessione (-9%) e termici mostrano un forte arretramento (-38%). L’associazione precisa che il comparto termico parte da volumi già ridotti, per cui le variazioni percentuali risultano più accentuate.
Dal punto di vista geografico, la Lombardia si conferma al vertice con 13.110 ordini (25,7% del totale), seguita da Emilia-Romagna (7.173; 14,0%) e Veneto (6.628; 13,0%). A distanza seguono Piemonte–Valle d’Aosta (3.926; 7,7%) e Lazio (3.168; 6,2%). Tra i bacini di seconda fascia emergono Toscana (2.690; 5,3%), Sicilia (2.618; 5,1%) e Campania (2.473; 4,8%).
Rispetto al 2023, il quadro territoriale appare polarizzato. Crescono in modo significativo Sicilia (+28,3%), grazie al +50% dei magazzinieri, e Liguria (+12,8%), in aumento per tutte le tipologie. Segni positivi anche per Marche (+9,7%), Friuli Venezia Giulia (+7,6%) e Lazio (+5,6%), mentre Emilia-Romagna (+1,8%) mostra una lieve espansione sostenuta dai magazzinieri (+10,1%).
Le flessioni più ampie si registrano invece in Campania (-28,9%), Puglia (-25,5%), Abruzzo–Molise (-14,8%), Toscana (-13,1%) e Trentino-Alto Adige (-10,4%). I due principali mercati, Lombardia (-3,7%) e Veneto (-1,5%), segnano cali moderati ma rilevanti in termini assoluti, poiché insieme valgono oltre il 38% del totale nazionale.
Sotto il profilo industriale, il comparto dei magazzinieri continua a rappresentare un cuscinetto ciclico: la tenuta (-0,2%) e la quota dominante rendono questa tipologia l’asse portante della domanda. Dove i magazzinieri crescono, come in Emilia-Romagna, Sicilia e Lazio, il mercato locale mostra un andamento più solido. Gli elettrici evidenziano invece una fase di normalizzazione dopo i picchi del biennio precedente, con cali diffusi ma eccezioni regionali rilevanti come il +40,6% del Friuli Venezia Giulia. I termici, infine, confermano una ritirata strutturale coerente con la transizione energetica del settore.
Nel complesso, il 2024 mostra un mercato in lieve ripiegamento ma non recessivo. Il baricentro resta nel Nord, con dinamiche più vivaci in alcune aree del Centro e nel Mezzogiorno, dove spicca la Sicilia come caso di rimbalzo. La prossima edizione del rapporto Aisem offrirà indicazioni sulla stabilizzazione degli elettrici, sul consolidamento dei magazzinieri e sull’impatto di iniziative locali (incentivi o nuovi poli logistici) che influenzano la distribuzione territoriale della domanda.


































































