Il primo semestre del 2025 mostra un miglioramento dell’andamento del commercio estero italiano. Secondo il 25° Economic Outlook di Fedespedi, le esportazioni sono aumentate dell’1,9% e le importazioni del 3,9%, in un contesto internazionale caratterizzato da una crescita del Pil globale del 3% e di quella italiana dello 0,5%. La bilancia commerciale dell’Italia mantiene un saldo attivo di 24 miliardi di euro, in un quadro di stabilizzazione dei prezzi e inflazione sotto il 2% a partire dalla fine del 2024.
Il presidente di Fedespedi, Alessandro Pitto, evidenzia come il semestre sia stato segnato da un effetto anticipazione legato ai dazi statunitensi, che ha spinto l’export verso il Nord America dell’8,5%. Le tensioni geopolitiche e le politiche protezionistiche degli Stati Uniti continuano tuttavia a pesare su alcuni comparti industriali, mentre la tregua in Medio Oriente favorisce la riapertura della rotta di Suez e il parziale ritorno del traffico nel Mar Rosso.
Sul fronte logistico, il traffico container mondiale ha proseguito la crescita avviata nel 2024, registrando nel primo trimestre 2025 un aumento del 4,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel primo semestre dell’anno il volume globale ha superato i 95 milioni di teu, in crescita del 4,5%. L’Estremo Oriente si conferma l’area più dinamica in esportazione (+8,2%), mentre l’Europa ha mostrato un incremento dell’8,2% in import.
I porti del Mediterraneo non italiani hanno movimentato complessivamente 19,4 milioni di teu nei primi sei mesi del 2025 (+4,9% sul 2024). Tra gli scali italiani, Livorno e Gioia Tauro hanno registrato rispettivamente +11,8% e +10,5%, mentre Genova e Trieste hanno evidenziato flessioni (-1,3% e -1,7%), con la seconda penalizzata dalla fine dell’alleanza tra Maersk e Msc. La qualità del servizio marittimo è migliorata: a metà 2025 il 62% delle navi è arrivato in orario, con un ritardo medio ridotto a 4,7 giorni rispetto ai 5,3 del 2024.
Il comparto del trasporto aereo merci mostra segnali di stabilità. Nei primi otto mesi del 2025 il traffico cargo nazionale è aumentato complessivamente dello 0,3%. Milano Malpensa si conferma lo scalo principale, con il 59,7% del traffico nazionale e una crescita del 2,3%, seguita da Venezia (+1,4%) e Bergamo (+2,3%). In ambito europeo, nel primo trimestre 2025 Francoforte mantiene la posizione al vertice, mentre Malpensa è al nono posto e Roma Fiumicino al quindicesimo.
L’export italiano verso il Nord America ha registrato un incremento dell’8,5%, portando il peso dell’area sul totale export nazionale al 12,3% rispetto al 10,9% del 2024. Tuttavia, la nuova politica statunitense sui dazi ha inciso negativamente su alcuni comparti: automotive (-24,4%), altre industrie manifatturiere come gioielleria e strumenti musicali (-15,8%) e metallurgia (-11,1%). Al contrario, sono cresciuti l’export farmaceutico (+77,9%) e quello dei mezzi di trasporto navali, aeronautici e ferroviari (+12,4%).
Secondo Fedespedi, il ritorno della stabilità in Medio Oriente e la graduale riapertura della rotta di Suez potrebbero sostenere i flussi commerciali nella seconda parte dell’anno, anche se la via del Capo di Buona Speranza continuerà a essere utilizzata. Nel complesso, i dati confermano una logistica internazionale in ripresa e un commercio estero italiano in fase di consolidamento, pur in un contesto globale ancora condizionato da incertezze geopolitiche e daziarie.


































































