Dopo mesi di trattative intense, la delegazione sindacale della Fiom-Cgil e la direzione di System Logistics hanno raggiunto un accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale. L'azienda, con sede a Fiorano, impiega circa 430 dipendenti diretti e cinquanta lavoratori interinali nella sede territoriale, estendendo i benefici dell'accordo anche a questi ultimi. A livello globale, il gruppo conta quasi mille dipendenti. Il sindacato precisa in una nota diffusa il 7 febbraio 2025 che la trattativa si è svolta in un contesto economico difficile, segnato dalla crisi che colpisce l'intero Paese e, in particolare, il distretto di Sassuolo.
Tra i punti di maggior rilievo dell'accordo emerge l'aumento del salario fisso aziendale, noto come "terzo elemento". Già da subito, i lavoratori riceveranno un adeguamento di 10-20 euro lordi mensili, variabile in base ai livelli di inquadramento. A partire da gennaio 2026, è previsto un ulteriore incremento di cento euro lordi mensili per tutti i dipendenti. Un altro aspetto importante riguarda la trasformazione di una quota del superminimo assorbibile. Dal gennaio 2025, 50 euro diventeranno non assorbibili per chi già beneficia di tale voce retributiva. Inoltre, eventuali nuovi superminimi prevedranno i primi 100 euro come non assorbibili.
Il premio di risultato subirà una revisione dei parametri, con stime che indicano un incremento sensibile degli importi erogati ai lavoratori. Parallelamente, l'azienda si impegna a stabilizzare i lavoratori interinali, garantendo loro priorità nelle nuove assunzioni in base all'anzianità di servizio.
L'accordo introduce anche misure a supporto della genitorialità. Tra queste, l'erogazione di 500 euro per la nascita di un figlio e un ulteriore contributo annuale di 500 euro sotto forma di welfare fino al sesto anno di età del bambino. Il congedo per i padri viene esteso a quattordici giorni, completamente retribuiti, mentre il congedo parentale facoltativo sarà completamente integrato per i primi tre mesi e al 60% per i successivi. L’accordo amplia il diritto di accesso al tempo parziale e allo smart working per i genitori con figli piccoli. In caso di esaurimento del monte ore personale, l'azienda fornirà permessi aggiuntivi per visite mediche proprie o dei figli.
L'azienda avvierà un percorso di certificazione della parità di genere, con un confronto annuale tra la Rsu e la direzione per proporre ulteriori iniziative in tal senso. Viene rafforzata anche la commissione per la formazione, con l'obiettivo di condividere percorsi formativi che favoriscano avanzamenti di carriera e riconoscimenti professionali attraverso incrementi salariali. L'accordo regolamenta anche il lavoro in smart working, sancendo il diritto alla disconnessione e la priorità di accesso per chi ha esigenze di cura familiare o risiede lontano dal luogo di lavoro. Aumentano pure i parametri economici per reperibilità e trasferte.
Dal 1° gennaio 2025, l'orario di lavoro sarà ridotto a 39 ore settimanali, mantenendo la retribuzione per 40 ore. L'uscita anticipata alle 16.00 del venerdì, anziché alle 17.00, sarà possibile grazie all'uso dei Par e a un'integrazione aziendale al 100% per le ore mancanti. Infine, viene istituita la banca ore individuale su base volontaria, con pagamento delle maggiorazioni previste. Un modello flessibile consentirà, previo accordo sindacale, di gestire eventuali aumenti temporanei dei carichi di lavoro e creare un monte ore da utilizzare nei periodi di calo dell'attività.