Le idrovie sono un modo di trasporto delle merci molto importante per la Germania, ma ormai da qualche anno soffre della carenza d’acqua, a causa delle riduzione delle piogge. Anche l'estate del 2025 si annuncia critica, perché l'insieme delle precipitazioni dell’anno è su livelli molto bassi, analoghi a quelli del 2003, considerato un anno di siccità. I livelli di fiumi e canali a maggio-giugno sono sotto alle medie stagionali.
Il 2024 è stato un anno considerato negativo per la navigazione interna tedesca, anche se i 173,8 milioni di tonnellate trasportati sulle vie navigabili federali hanno comportato un leggero aumento (dell'1,2%) rispetto al minimo storico del 2023. L'analisi dei principali corsi d'acqua tedeschi nel 2024 rivela differenze rilevanti nell'impatto della siccità: il Reno ha registrato 89 giorni critici di acque basse (niedrigwasser), più del doppio rispetto ai 42 giorni del 2023, mentre l'Elba ha sperimentato le condizioni più severe con 112 giorni critici, rappresentando un aumento del 43,6%. Il Danubio e la Weser hanno mostrato impatti più contenuti ma comunque importanti, rispettivamente con 67 e 45 giorni critici nel 2024. Queste condizioni hanno comportato restrizioni operative severe, con le navi costrette a operare al 70% della loro capacità di carico normale.
Le difficoltà operative hanno comportato costi aggiuntivi la navigazione interna. Infatti la scarsa portata d’acqua riduce la capacità di carico delle imbarcazioni e quindi richiede più viaggi per trasportare la stessa quantità di merce. I maggiori costi rendono meno competitivo l’idrovia rispetto alla strada e creano problemi di approvvigionamento ad alcune industrie che dipendono molto dalle vie navigabili, come la chimica e la siderurgia.
È colpito anche il container, che nel 2024 ha subito una riduzione sulle idrovie del 10,4%. La crisi del Mar Rosso ha ulteriormente complicato la situazione, con impatti sui collegamenti marittimi europei che hanno condizionato anche navigazione interna. Nel complesso, le stime indicano perdite economiche annuali dovute alla siccità nell'ordine di 2,1 miliardi di euro, considerando i costi aggiuntivi di trasporto, i ritardi nelle consegne e la perdita di competitività.
A questa situazione, che sta diventando cronica, le istituzioni e gli operatori rispondono con alcune strategie di adattamento. Una riguarda l’aumento della profondità delle vie navigabili. È avvenuto nel 2022 sull’Elba, dove il pescaggio presso il porto di Amburgo è stato aumentato fino a 16,10 metri, e dal 2025 al 2029 avverrà nella connettività tra Hannover, Magdeburgo e Berlino, portando la profondità a 3,2-3,5 metri.
Un altro intervento importante riguarda il controllo dei livelli di fiumi e canali. Lo Helmholtz-Zentrum für Umweltforschung ha attivato un sistema che fornisce previsioni in tempo reale sui livelli di umidità del suolo utilizzando un approccio percentile basato su dati storici dal 1951 al 2015. Il sistema identifica condizioni di siccità quando l'umidità del suolo scende sotto il 20° percentile dei valori storici. C’è poi il programma KLiVO Portal, che centralizza dati e informazioni sul cambiamento climatico per supportare l'adattamento mirato. Gli operatori stanno intervenendo sulla flotta, grazie anche al programma federale Motoren und Modernisierung für die Binnenschifffahrt, che ha stanziato 50 milioni di euro annui per imbarcazioni più moderne.































































