La Spagna si conferma il Paese comunitario che più investe nelle ferrovie con l’obiettivo di una sempre più stretta integrazione con l’Europa. Dalle grandi opere ai progetti più circoscritti, il denominatore comune è quello di superare gli ostacoli, come lo scartamento ferroviario iberico, per inserirsi a pieno titolo nei corridoi transfrontalieri. All’interno di questo vasto programma di investimenti, dove la Spagna è prima in Europa nello sfruttare rapidamente le risorse comunitarie, sono due le ultime opere che si apprestano a diventare progetti concreti: il collegamento con il porto di Castelló de la Plana e la riapertura del tunnel di Somport sulla direttrice ferroviaria che collegava Saragozza alla Francia.
Il grande porto commerciale di Castelló, collocato tra Valencia e Barcellona, potrà contare su un nuovo accesso ferroviario da sud adeguato per i collegamenti internazionali, in quanto sarà dotato di doppio scartamento, quello largo di tipo spagnolo e quello standard europeo. Il ministero dei Trasporti ha già assegnato un finanziamento di quasi 12 milioni di euro per la posa dei binari sul raccordo a scartamento misto lungo poco più di otto chilometri che collegherà il porto al Corridoio mediterraneo Ten-T.
Questo intervento si inserisce in un ben più vasto programma d’infrastrutture ferroviarie che coinvolgono l’areale portuale valenciano e comportano un investimento complessivo di oltre 335 milioni di euro. Sono due le sezioni in programma: una che collega lo scalo marittimo al Corridoio mediterraneo, l’altra che raccorda il porto con il futuro terminal intermodale. Quest’ultimo potrà avere una capacità di gestione di 40 treni a settimana.
La rete ferroviaria lungo tutta la costa orientale spagnola è al centro di un esteso programma di interventi per riqualificarla sulla base dello scartamento europeo. All’inizio solo Barcellona poteva contare su una ferrovia standard con la Francia, ma ora l’intera infrastruttura è in fase di estensione verso sud, fino a Tarragona e Castelló, dove è già presente una linea a scartamento misto per Valencia.
Dai porti ai Pirenei, le novità non mancano. Qui le ferrovie spagnole hanno già deciso un primo stanziamento di fondi per definire gli interventi necessari sulle opere civili per riaprire il tunnel ferroviario di Somport, chiave dei collegamenti verso la Francia. La riapertura del traforo ferroviario rappresenta un po’ l’emblema del ripristino al traffico internazionale della linea ferroviaria che collegherebbe Pau nei Pirenei francesi a Canfranc in Spagna e quindi verso Saragozza.
Il progetto prevede la ricostruzione della linea ferroviaria transfrontaliera, anche qui a scartamento europeo, sul sedime del vecchio tracciato. Il primo tratto tra Saragozza e Huesca è già operativo e aperto all’esercizio, mentre la sezione tra Huesca e Canfranc ha visto recentemente i lavori di ristrutturazione. Manca dunque la sezione tra Canfranc e l’imbocco del tunnel di Somport. In Francia invece la situazione è più complessa perché occorre intervenire su una sezione di una trentina di chilometri da ricostruire e riqualificare. Questo divario fa sì che, mentre la Spagna stima di dover investire non oltre cento milioni di euro, la tratta di competenza francese potrebbe costare intorno ai 450 milioni di euro. A premere l’acceleratore su questo progetto sono soprattutto le ferrovie spagnole in quanto Saragozza è uno dei principali hub logistici iberici che guardano all’Europa. A essere ripristinati per primi sarebbero i servizi ferroviari intermodali sui quali punta molto la regione dell’Aragona.
Piermario Curti Sacchi


































































