Un’alleanza tra il Cantone Ticino e le tre regioni italiane più direttamente coinvolte, vale a dire Lombardia, Piemonte e Liguria per smuovere i rispettivi Governi, a partire soprattutto e necessariamente da quello svizzero, a favore del completamento delle grandi trasversali ferroviarie alpine, con al centro la direttrice del Gottardo. Il 24 settembre 2025 due delegazioni svizzere hanno consegnato contestualmente a Bellinzona al Governo cantonale e a Berna al Dipartimento federale dei trasporti (Datec) due documenti, il Memoriale 2024 e l’appello dell’Allenza Sud delle Alpi a favore del completamento della rete ferroviaria alpina.
A favorire la convergenza di interessi, ancora una volta è stata l’associazione Pro Gottardo-Ferrovia d’Europa, costituita nel 2016 con lo scopo di promuovere il completamento della trasversale ferroviaria del San Gottardo. I messaggi sono rivolti soprattutto in casa, alle Autorità svizzere, perché non è un mistero il fatto che sia il Governo centrale, sia diverse amministrazioni cantonali considerino completato il progetto AlpTransit dopo la realizzazione dei tunnel di base del Gottardo, del Ceneri e del Lötschberg, mentre in realtà per favorire la piena capacità delle direttrici ferroviarie alpine occorre realizzare anche tutti i raccordi di accesso a nord e a sud.
La posta in gioco è alta perché la Svizzera nella pianificazione degli interventi infrastrutturali da realizzare nei prossimi anni, non prevede alcun investimento in questo senso, a parte il completamento del tunnel del Lötschberg con la realizzazione della seconda canna. Anche i documenti di programmazione a più lunga scadenza temporale, come la “Prospettiva Ferrovia 2050” non offrono alcuna assicurazione.
Secondo la Pro Gottardo, che a sua volta ha dato vita a Swissrailvolution, battagliera associazione a favore di uno sviluppo a rete di tutta la Svizzera ferroviaria, i prossimi Messaggi del Consiglio federale, già nel 2026 e poi nel 2030, oltre ai progetti attualmente in discussione, devono affrontare gli sviluppi futuri della rete ferroviaria. In questo ambito il completamento della trasversale alpina dovrà entrare nell’agenda della politica, almeno come progettazione di massima, in modo che la sua realizzazione possa essere realisticamente intrapresa a tappe a partire dal 2045. In particolare, si tratta di pianificare le circonvallazioni merci di Bellinzona e di Lugano con il completamento dell’accesso alle gallerie di base da e verso Milano.
Sono due, come si diceva, i documenti consegnati il 24 settembre 2025 dalla Pro Gottardo a Bellinzona e a Berna, il Memoriale 2024 e l’appello dell’Alleanza Sud delle Alpi. In particolare, il secondo documento è quello che allarga l’orizzonte politico in quanto sottoscritto congiuntamente dal Cantone Ticino, e dalle regioni Lombardia, Piemonte e Liguria.
La “Spontanea alleanza di intenti legislativa e transfrontaliera” chiede “alle rispettive autorità dei diversi livelli, regionale, nazionale ed europeo di fare tutto il possibile affinché il completamento di AlpTransit, con le necessarie linee di accesso possa essere intrapreso al più presto, in continuità con i grandi progetti attualmente in fase di realizzazione in Italia e in Svizzera e per assicurare la funzionalità della rete Ten-T e del Corridoio Mare del Nord-Reno-Mediterraneo”. Secondo la Pro Gottardo il progetto AlpTransit costato oltre venti miliardi di euro resta un’opera incompiuta: “fatto il cuore, mancano le arterie”. Il nodo resta però quello di smuovere Berna per affrontare un costo stimato superiore agli otto miliardi di euro.
Piermario Curti Sacchi































































