L’Ufficio federale svizzero dei trasporti Uft ha introdotto un paio di modifiche alle disposizioni per la sicurezza del traffico merci su rotaia decise l’11 settembre 2025. Tali disposizioni sono sorte in seguito al rapporto pubblicato a giugno 2025 dal Servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza (Sisi) dopo l’incidente avvenuto nella galleria di base del San Gottardo. L’inchiesta aveva messo in luce un rischio sistematico di rotture di ruote nei treni merci, rendendo necessario un intervento immediato per ridurre il pericolo di nuovi episodi. Però le nuove prescrizioni di sicurezza hanno raccolto proteste e opposizioni da parte di operatori e associazioni del settore europee.
L’Uft afferma che modifiche, definite il 23 ottobre, si fondano su ulteriori evidenze tecniche e su un confronto approfondito con i portatori di interesse del settore ferroviario. L’ufficio ricorda che aveva già chiarito nella decisione di settembre che le misure avrebbero potuto essere riviste in presenza di nuove informazioni tecniche. Gli adeguamenti di ottobre riguardano due aspetti principali. Il primo è la definizione dei criteri per le ispezioni tecniche dei carri, che saranno d’ora in avanti stabiliti esclusivamente in base alla distanza percorsa dai mezzi. Questa modifica deriva dalla disponibilità di nuovi dati sulle prestazioni chilometriche medie dei carri merci e dal principio, già sancito dalla normativa, secondo cui i detentori devono essere in grado di conoscere costantemente lo stato dei propri carri. Grazie a questi elementi, l’Uft ha potuto eliminare la scadenza aggiuntiva che era stata prevista a settembre.
Il secondo adeguamento riguarda la proroga di un anno, fino a fine 2026, del termine per la realizzazione delle ispezioni tecniche ordinate. La decisione, formalizzata il 9 ottobre, è arrivata dopo ulteriori colloqui con le imprese del settore, che hanno evidenziato la necessità di eseguire le prime verifiche in officine fisse. Tale esigenza ha reso necessario un margine temporale maggiore per garantire l’attuazione delle nuove prescrizioni senza compromettere la continuità del servizio.
A eccezione di queste modifiche, l’Uft mantiene invariate tutte le altre misure stabilite a settembre, tra cui l’aumento del diametro minimo per alcune tipologie di ruote, l’obbligo di intervento in caso di surriscaldamento e l’esecuzione di test di percussione. L’Ufficio non prevede al momento ulteriori adeguamenti. L’ufficio conferma la volontà di contribuire a una soluzione condivisa a livello europeo. Sebbene l’Agenzia ferroviaria europea (Era) non abbia ancora dato seguito alle raccomandazioni formulate dal Sisi, l’Uft ha scelto di intervenire in modo autonomo per garantire la sicurezza del traffico merci in Svizzera, mantenendo al contempo un dialogo aperto con gli organi europei in vista di un possibile allineamento futuro delle misure.

































































