Il Decreto del Presidente del Consiglio dell’8 marzo 2020 che istituisce una Zona Arancioned’isolamento che comprende la Lombardia e quattordici province di Emilia-Romagna. Marche, Piemonte e Veneto non cita in alcun modo il trasporto delle merci e la logistica e ciò ha creato fin dalle prime ore della mattina dubbi e domande degli operatori, che hanno chiesto come comportarsi per trasportare da e per l’area isolata e all’interno della stessa.
Aggiornamento: Il Governo ha comunicato in una nota esplicativa al Decreto che "Le merci possono entrare ed uscire dai territori interessati. Il trasporto delle merci è considerato come un'esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può quindi entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi all'interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci".
Aggiornamento: anche la Protezione Civile, con l’ordinanza numero 646 del’8 marzo 2020 conferma che i veicoli che trasportano le merci sono esolusi dalle disposizioni del Decerto del Presidente del Consiglio dell’8 marzo. Il testo integrale della disposizione recita all’articolo 1: “Le disposizioni di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 si applicano alle sole persone fisiche, come letteralmente indicato nel medesimo decreto. E’ esclusa ogni applicabilità della misura al transito e trasporto merci ed a tutta la filiera produttiva da e per le zone indicate. Quanto previsto dal medesimo articolo 1, comma 1, lettera a) non vieta alle persone fisiche gli spostamenti su tutto il territorio nazionale per motivi di lavoro, di necessità o per motivi di salute, nonchè lo svolgimento delle conseguenti attività”.
Fino alla tarda mattinata di domenica non sono ancora arrivate disposizioni ufficiali, ma in una comunicazione diffusa alle 12.20 il presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, afferma che “il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha riferito di aver parlato con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che gli ha fornito assicurazioni che per le imprese di trasporto e per i loro lavoratori che esercitano la loro attività non esistono limitazioni”. Uggè conclude che “quindi quella frase dell’articolo 1 lettera a) del Decreto dell’8 marzo 2020 che parla di comprovate esigenze lavorative significa libera operatività per i trasporti”.
Una conferma arriva anche dalle Marche, dove il segretario della locale Confartigianato Trasporti, Gilberto Gasparoni, ha comunicato di avere parlato con la Polstrada regionale. Dal colloquio Gasparoni conferma che nessuna limitazione è prevista per gli autotrasportatori nelle Marche, neppure nell’area di Pesaro Urbino, che è compresa nella nuova Zona Arancione. Da fonte Conftrasporto arriva la notizia che domenica mattina è iniziata una riunione alla Protezione Civile con rappresentanti del ministero dei Trasporti per cercare di emanare disposizione più chiare e coordinate.