In una sola settimana, le strade che portano dalla provincia di Cuneo alla Francia sono passate dal fuoco alla neve, con gravi disagi per gli autotrasportatori. Alla fine di ottobre, il grande incendio che ha colpito i boschi tra tra Pietraporzio e Sambuco ha bloccato quaranta camion sulla Statale 21 per un paio di giorni, impedendo loro di scendere dalla Maddalena alla Valle Stura.
Oggi, le cronache francesi riferiscono che la mattina del 6 ottobre due camion che viaggiavano sulla strada del Tunnel del Tenda si sono intraversati a causa della neve, bloccando per qualche ora la circolazione su entrambi i versanti. A complicare la situazione c'è il divieto al transito dei veicoli sopra le 19 tonnellate imposto da cinque Comuni della Valle Roya e contestato dalle associazioni dell'autotrasporto italiane.
A tale proposito, oggi l'associazione Astra comunica che il 7 novembre si svolgerà al Tribunale Amministrativo di Nizza l'udienza proprio su tale divieto che, oltre all'opposizione degli autotrasportatori italiani (presentata da Astra, Fai e Confartigianato Cuneo), si scontra anche contro quella della Prefettura di Nizza (che ritiene illegale il divieto) e quella dell'impresa Buzzi- Unicem di Robilante. Le associazioni hanno affidato la causa a uno studio legale di Lione.
"Le contestazioni portate dall'avvocato francese, oltre a sottolineare il carattere urgente e le gravi ripercussioni che ne derivano sull'attività economica delle aziende coinvolte, fanno principalmente riferimento alla legalità del provvedimento", scrive Astra Cuneo. "La difesa non solo riporta l'attenzione sulla competenza del soggetto tenuto a disporre un divieto di tale tipo, ma si concentra anche sul carattere permanente, generale e assoluto della misura, in contrasto con quanto previsto dal Codice generale delle collettività territoriali francese. Per esempio si evidenzia come i comuni di Saorge e La Brigue, i cui centri abitati non sono attraversati dal traffico della RD6204, non abbiano diritto a realizzare tale interdizione. Il divieto, oltre che rivestire un carattere eccessivo e non proporzionato, dimostra inoltre come solo un numero residuo di veicoli pesanti all'ora circolino sulla RD6204".
"Si sottolinea peraltro come il divieto comporti la violazione di alcuni principi fondamentali quali: la libertà di commercio e di libera circolazione delle merci", conclude l'associazione. Durante l'udienza del 7 novembre si svolgerà un contraddittorio tra le parti, ma il verdetto non avverrà in giornata, anche se Astra prevede una decisione in tempi piuttosto brevi.
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