La guerra dell’Ucraina sta colpendo anche l’autotrasporto nell’Europa centrale e settentrionale, fuori dai confini del Paese invaso dai russi. Non lo fa con missili o droni, ma con sistemi elettronici, che interferiscono con il segnale satellitare Gnss, che serve anche per localizzare i veicoli industriali. Oltre che problemi di tracciamento, questo fenomeno può influire sul funzionamento dei cronotachigrafi digitali smart di seconda generazione e nei servizi digitale dei camion. Per esempio, un'interruzione del segnale potrebbe sospendere la registrazione dei tempi di guida, col rischio di subire sanzioni. In questo caso, l’autista deve immediatamente fare una stampa dei dati del cronotachigrafo e annotare sulla stampata che il segnale Gnss non è stato disponibile per una probabile interferenza locale. Se il problema si manifesta anche in seguito, magari in zone dove non sono state segnalate interferenze, si consiglia di far ricalibrare il cronotachigrafo.
L’Area colpita comprende la Polonia, gli Stati baltici e la Scandinavia. Da questi Paese sono arrivate diverse segnalazioni d’interferenze (terrestri e aeree) nel 2024: 1.200 dalla sola Finlandia nei primi quattro mesi dell’anno (a fronte di 239 in tutto l’anno precedente), 1.240 dagli Stati baltici, 544 dalla Polonia, 800 dalla Svezia, 300 dalla Norvegia, cui vanno aggiunte le 85 segnalazioni fatte dalla Romania, ma in questo caso nel Mar Nero. Sono in tutto quindi circa 4.300, numero che ha spinto all’inizio di giugno 2025 tredici Governi dell’UE a scrivere alle istituzioni comunitarie d’intervenire verso interferenze che proverrebbero da Russia e Bielorussia.
Nella lettera, i ministri dei Trasporti e degli Affari Digitali chiedono a Bruxelles di accelerare l'implementazione di servizi Gnss resistenti alle interferenze, migliorare la resilienza complessiva delle infrastrutture critiche e rafforzare la sicurezza in tutta Europa perché, come ha precisa il ministro lituano dei Trasporti Eugenijus Sabutis "le interruzioni dei segnali Gnss hanno un impatto diretto su settori strategici come i trasporti, l'energia e le telecomunicazioni”.
La lettera precisa che sono stati rilevati due tipi d’interferenza al Gnss: jamming e spoofing. Il primo consiste nell'emissione intenzionale di segnali radio ad alta potenza sulla stessa frequenza dei segnali Gnss, che disturbano o sovrastano i deboli segnali provenienti dai satelliti, col risultato della perdita totale o parziale della funzionalità di navigazione satellitare. Si può attuare anche con apparecchi relativamente semplici che operano in un’area circoscritta e sono usati anche dai criminali quando assaltano un camion. Lo spoofing è un attacco più sofisticato, che generalmente è svolto da Stati, che prevede la trasmissione di falsi segnali Gnss che imitano quelli reali dei satelliti e quindi può manipolare il sistema di navigazione, mandando fuori rotta navi, aerei o veicoli.
L’intensificazione di queste interferenze le correla con la guerra in Ucraina, per coincidenza temporale e spaziale. I Paesi europei accusano Russia e Bielorussia, ma non bisogna dimenticare che l'Ucraina è parte attiva nel conflitto e che nell’area del Baltico e dell'Europa centro-settentrionale avvengono diverse esercitazioni della Nato. In tutti i casi, si parla ormai apertamente di guerra ibrida. Un serio problema in un’epoca dove il segnale satellitare è indispensabile per il trasporto terrestre, aereo e marittimo delle merci.


































































