Il 30 luglio 2025, il Consiglio di amministrazione d’Ita Airways ha approvato il Piano Industriale 2026-2030, che ha lo scopo di rilanciare la compagnia aerea, sia come vettore nazionale di riferimento, sia in una dimensione internazionale. Il documento, elaborato con il Gruppo Lufthansa, si fonda su tre obiettivi: il rafforzamento della posizione sul mercato, lo sviluppo della rete e della flotta e l’integrazione progressiva nel gruppo tedesco.
Al centro del nuovo piano c’è lo sviluppo del traffico intercontinentale. Ita Airways prevede l’apertura di nuove rotte a lungo raggio in partenza dall’hub di Roma Fiumicino verso Nord America, Sud America, Asia e Africa, mercati considerati strategici per intercettare la domanda crescente e valorizzare il potenziale del turismo verso l’Italia. In parallelo, si punta a migliorare la connettività europea e mediterranea, sfruttando accordi commerciali e alleanze con altri vettori. Le nuove tratte, pensate per essere flessibili e adattabili ai cambiamenti economici e geopolitici, non solo favoriranno il traffico passeggeri, ma offriranno anche nuove opportunità nel settore cargo.
Parallelamente all’ampliamento della rete, la compagnia avvierà un importante programma di rinnovo della flotta. A partire dal 2026, verrà introdotto un nuovo aeromobile a lungo raggio all’anno, con l’obiettivo di sostituire progressivamente i velivoli di vecchia generazione con modelli più efficienti e a ridotto impatto ambientale. Entro il 2030, la flotta sarà composta da circa cento aeromobili è sarà quasi interamente formata da velivoli di nuova generazione, in grado di garantire minori consumi e minori emissioni di anidride carbonica.
Il Piano Industriale segna anche una tappa fondamentale nell’integrazione progressiva d’Ita Airways all’interno del gruppo Lufthansa. Le sinergie operative, tecnologiche e commerciali attese nei prossimi cinque anni dovrebbero tradursi in una maggiore competitività, in un ampliamento dei mercati serviti e in significative economie di scala. A partire dai primi mesi del 2026, sarà rafforzata la presenza nel settore cargo attraverso una rete di accordi di condivisione dei voli (code share).





























































