Secondo il World Container Index pubblicato da Drewry il 30 ottobre 2025, i noli medi per il trasporto marittimo di container da 40 piedi sono aumentati del 4% su base settimanale, raggiungendo 1.822 dollari, pari a circa 1.694 euro. Si tratta del terzo incremento consecutivo dopo un lungo periodo di diciassette settimane di calo. Il recupero, tuttavia, non compensa la perdita accumulata rispetto all’anno precedente: i tassi restano inferiori del 43% rispetto allo stesso periodo del 2024. Drewry prevede un lieve rialzo anche all’inizio di novembre, sostenuto dall’introduzione dei nuovi aumenti tariffari (general rate increases) fissati per il 1° novembre, ma ritiene che questa dinamica positiva possa esaurirsi nel breve termine, con un probabile ritorno alla flessione.
Le rotte tra Asia e Europa mostrano un miglioramento generale, con aumenti compresi tra il 3% e il 5% nell’ultima settimana. La relazione Shanghai–Genova registra la crescita più marcata, +5% in sette giorni, con i tassi saliti da 1.855 a 1.955 dollari per feu. L’aumento riflette i tentativi dei principali vettori di rafforzare i prezzi prima della stagione di rinnovo dei contratti annuali. Su base annua, però, il valore resta inferiore del 46%. Anche la rotta Shanghai–Rotterdam avanza del 3%, passando da 1.736 a 1.795 dollari, ma continua a segnare una flessione del 47% rispetto al 2024. Sul fronte opposto, la tratta di ritorno Rotterdam–Shanghai appare più stabile, con un incremento dell’1% che porta i noli da 458 a 463 dollari. In questo caso, il calo annuale è limitato al 15%, segnale di una minore volatilità nei flussi di ritorno dall’Europa all’Asia.
Sul versante transpacifico la crescita è più evidente, in particolare verso la costa occidentale degli Stati Uniti. La Shanghai–Los Angeles registra un aumento del 6%, da 2.290 a 2.438 dollari per container da 40 piedi, rappresentando il rialzo più consistente della settimana. Resta tuttavia la rotta con la contrazione annuale più severa, pari al 50%. La Shanghai–New York, la più costosa dell’intero indice, cresce del 4%, da 3.420 a 3.568 dollari, ma mostra anch’essa un arretramento del 32% su base annua. In direzione inversa, la Los Angeles–Shanghai si mantiene quasi invariata, a 706 dollari, con variazioni trascurabili sia settimanali sia annuali.
Sul mercato transatlantico, invece, si osserva una flessione complessiva. La rotta Rotterdam–New York diminuisce del 2%, da 1.720 a 1.678 dollari, confermando la perdita di slancio delle esportazioni europee verso gli Stati Uniti. La relazione opposta, New York–Rotterdam, si riduce dell’1%, da 856 a 846 dollari, ma rappresenta l’unico collegamento dell’intera tabella a mostrare una variazione annuale positiva, con un incremento dell’11% rispetto al 2024.
Drewry, nel suo Container Forecaster, prevede che il fragile equilibrio tra domanda e offerta di capacità tenderà a indebolirsi nei prossimi trimestri. La temporanea ripresa osservata a fine ottobre sarebbe dunque un effetto di breve periodo, sostenuto da misure tariffarie e da un momentaneo riassestamento della capacità disponibile. Le compagnie marittime stanno cercando di contenere la pressione sui prezzi riducendo la capacità e adattando le frequenze dei servizi, ma la domanda globale di trasporto in container resta debole, condizionando le prospettive per la chiusura del 2025.

































































